Io sono sempre l'ultimo a sapere le
cose e ieri pomeriggio ho avuto la doccia fredda di scoprire che ho
l'interdizione dai pubblici uffici fino al 2022. Si conclude così la
mia fulminea carriera politica, nata pochi giorni addietro sotto il
gazebo della lista civica “Codroipo nel cuore”, che Anthony
Santelia aveva allestito in piazza vicino l'edicolante. Avevo
specificatamente chiesto al capolista Graziano Ganzit se c'era posto
per me come candidato in lista e quasi all'unanimità i presenti
avevano detto di sì, donandomi qualche attimo di felicità. Ma ieri
pomeriggio, recatomi nell'ufficio anagrafe del Comune, presso la
funzionaria Roberta Cassin, sono venuto a sapere che la magistratura
ha predisposto per me un cordone di sicurezza in modo da isolarmi
dalla società civile, cosicché non posso essere né iscritto alle
liste elettorali, né votare, né tanto meno candidarmi.
Io non so come fanno i loro calcoli e a
volte sbagliano anche nelle cancellerie dei tribunali. Gli ultimi
reati che ho commesso risalgono al 2006, cioè a 10 anni fa e la
scorsa primavera avevo fatto 13 giorni di detenzione domiciliare che
rappresentavano una pena residua. Mi ero convinto pertanto di aver
pagato fino all'ultimo tutti i miei debiti con la cosiddetta
giustizia. E così mi aveva anche assicurato l'avvocato. Invece, la
signora Cassin mi dice che l'interdizione è fino al 2019, al termine
dalla quale però il tribunale farà sapere al Comune di Codroipo se
ci sono altri tre anni di detenzione che, a dire dell'impiegata, io
avrei fatto e per i quali deve corrispondere una pari interdizione
dai pubblici uffici. Ma il periodo più lungo di detenzione effettiva
che ho fatto è stato di sei mesi e risale al 1999, cioè a ben 17
anni fa e riguardava tra l'altro un reato che non avevo neanche
commesso, benché avessi intenzione di commetterlo. Non capisco
quindi di quali tre anni si parli.
L'unica spiegazione che mi viene in
mente è che ci si riferisca alla richiesta di tre anni fatta dal
Pubblico Ministero, che però non è stata applicata grazie
all'indulto e da cui vanno tolti i 13 giorni di detenzione in casa
che rappresentano una rimanenza, un residuo, appunto. Poi, la
cancelleria del tribunale di Udine si è dimenticata di far sapere al
Comune che non c'erano più tre anni da scontare in prigione, né di
conseguenza alcuna interdizione dai pubblici uffici. Se la mia
ipotesi è corretta, tale interdizione dovrebbe dunque durare fino al
2019, sempre che anche tale data non sia frutto di errore o di
dimenticanza. Non ho intenzione di contattare l'avvocato Lucio Calligaris, che mi difende da molti anni, né a questo punto di
presentarmi come candidato. La mia carriera politica si conclude qui.
Non avrei cambiato il mondo, ma avrei forse acquisito una
rispettabilità personale, una dignitosa riabilitazione, dopo gli
anni passati come border line, e una credibilità come portatore di
un'idea ecologista, se non proprio come portavoce di un gruppo
politico.
Mentre le vecchie generazioni di
codroipesi si sarebbero ricordate delle mie “malefatte”,
dell'aver fatto danni ad allevatori e cacciatori, le giovani
generazioni forse mi avrebbero anche votato, ignare di votare un
animalista che prende sul serio i diritti civili degli animali. E
siccome il tempo passa per tutti, gli elettori anziani sono per forza
di cose sempre di meno, a differenza di quelli giovani. Sarebbero
così venute meno le preoccupazioni di Anthony, braccio destro di
Graziano, per il quale la mia presenza in lista avrebbe fatto perdere
voti, che è la stessa motivazione che spinse Michele Boato (a sinistra) ed Andrea
Werenfenig, nel lontano 1989, a cancellarmi dalla lista di candidati
dei Verdi che si presentavano per le elezioni europee di quell'anno,
dopo che mi ero fatto arrestare fuori da un allevamento di cavie in
costruzione.
Sia per i Verdi della fine degli anni
Ottanta, sia per la lista civica codroipese del 2016, avere un
connotato di rispettabilità è importante ai fini del successo
elettorale. Ma i Verdi sono scomparsi, lasciando i problemi
ambientali insoluti e anche la lista civica codroipese scomparirà
prima o poi, probabilmente lasciando anch'essa, sconsolatamente, i
problemi irrisolti. Quello che non scompare, perché registrato nel
Libro dell'Akasha, sono i pensieri delle persone, le loro intenzioni, gli stati d'animo e se la piccineria di Boato e di Werenfenig, all'epoca teste d'uovo
del partito verde, ha segnato una brutta nota su tale libro, la
fiducia accordatami da Graziano e quella – obtorto collo – di
Anthony, segnano un punto a loro favore, il che potrebbe avere come
ripercussione un risultato positivo il 23 ottobre prossimo con
l'elezione a sindaco del signor Ganzit. Gli angeli potrebbero
sorridere alla lista “Codroipo nel cuore”, sempre che riescano a
scorgerla in mezzo alle erbacce della politica sporca e truffaldina.
@Roberto,
RispondiEliminaci SONO molti modi per fare POLITICA e visto che hai la PENNA "facile" puoi impegnarti così, sia mettendo a disposizione dei CANDIDATI il Tuo BLOG sia come cassa di rissonanza dei loro MESSAGGI con delle note sintetiche & comprensibili ai più !!!!
MANDI
SDEI
Magari il blog no, ma per il resto farò come dici.
EliminaGrazie.
Ciao.
e che ti aspettavi?
RispondiEliminail sistema si autoprotegge,a te questo,ai negri importati dagli italiani al potere l'impunità da reati e mantenimento alla faccia degli italiani meno abbienti.........
ricetta esplosiva x creare la massa critica.
La massa critica per cosa?
EliminaPer la guerra civile?
Qualunque cosa accadrà, non sarà piacevole.
Il detto "Il troppo stroppia" è ancora valido. E anche "La goccia che fa traboccare il vaso".
Chi vivrà vedrà.