Lunedì sera, zappingando, mi è
capitato di sentire gli sproloqui montanari di Mauro Corona,
intervistato da La 7. Interloquendo con la vegana Daniela Martani,
Corona, con una certa enfasi nella voce, se n'è venuto fuori con
quell'obiezione che va tanto di moda presso i benpensanti: “Ognuno
è libero di mangiare ciò che vuole!”. E questo mi fa venire in
mente il famoso brano di Platone che parla dei coppieri che versano
libertà al popolo in gran quantità, così tanta da portare a una
degenerazione dei costumi. Le donne hanno voluto la libertà di
abortire e l'hanno avuta; le coppie di divorziare e l'hanno avuta; i
gay di sposarsi e l'hanno avuta. Prossimamente i musulmani in Italia
avranno quella di sposare più mogli, suscitando l'invidia degli
italiani che domanderanno: “Perché loro sì e noi no?”.
Se veramente la gente avesse la libertà
di mangiare ciò che vuole, comincerebbe a mangiare insetti, come sta
già andando di moda ora, oltre alle lumache e ai crostacei marini
come avviene da tempo. E' così che funziona il subdolo meccanismo:
il Pastore Supremo, Satana, ci fa credere di essere liberi di
scegliere e ci fa mangiare larve e bacherozzi, oppure cacciagione e
bistecche come piace a Corona. Il quale, con la sua perentoria
affermazione, detta con veemenza, mi fa venire in mente un altro
personaggio pubblico legato alla montagna. Quel tale Reinhold Messner,
candidato con i Verdi, che, interrogato da Valerio Staffelli se non
fosse una contraddizione essere favorevoli alla caccia e nel contempo
dichiararsi ecologisti, diede in escandescenze e lo cacciò fuori
dall'ufficio gridando, in stile cacciariano: “Cosa c'entra? Ma cosa
c'entra?”, con le vene del collo belle turgide.
Ah, questi bianchi equilibristi! Questi
saltimbanchi dell'etica, ipocriti e fragili nello stesso momento,
sempre sull'orlo di una crisi di nervi! Corona dice che ha fatto il
cacciatore per fame, non per divertimento. Infatti, a Erto la gente va in giro nuda a cacciare scimmie con la cerbottana!
Questi bianchi confusi non possono trovarsi in periodi di crisi
alimentare senza regredire allo stato di natura, senza comportarsi da
buon selvaggio andando in giro ad ammazzare animaletti con la scusa
della sopravvivenza e gettando nel cesso tutte le conquiste etiche di
2.000 anni di storia.
Questi bianchi smarriti sulla via di Damasco
non possono precipitare sulle Ande con l'aereo senza mettersi a
mangiare carne umana, con la scusa dell'emergenza e sulla base del
principio coroniano che ognuno è libero di mangiare ciò che vuole.
Uccidere sulla spinta della fame, nelle montagne fredde e inospitali
si può, perché lo stomaco non sente ragioni. Ma allora perché
uccidere sulla spinta dell'avidità, nelle mafiose città del sud
Italia, poiché la mente non sente e il cuore tace, non si può?
Ognuno si fa le regole per conto suo, il mafioso cittadino e il
cacciatore montanaro. Uccidere animali va bene, uccidere umani no. Ma
tanto che importa? E' tutta una presa in giro. I bianchi, con la loro
lingua biforcuta, dicono una cosa, ma con i loro atti fanno un'altra.
Abbiamo avuto dei buoni maestri, in questo, e non è neanche tanto colpa
nostra. Le autorità religiose ce lo hanno inculcato e noi ci siamo
adattati.
Troppa libertà, troppe
autogiustificazioni rendono l'uomo di montagna, ma anche quello di
pianura, un mollaccione sempre pronto a scendere a compromessi con le
direttive morali, eternamente devoto all'antropocentrico pregiudizio
di essere signore e padrone della natura, coronamento – con Mauro
Corona è il caso di dirlo – della Creazione. Per me questi
personaggi folcloristici (Messner sull'Himalaya è andato alla ricerca
dello Yeti) sono cattivi maestri, tanto pericolosi, con il loro
aspetto accattivante e simpatico, quanto i soloni che in tivù
pontificano in giacca e cravatta o con addosso un bianco camice da
scienziato.
Corona, in particolare, con il cognome
che si ritrova e volendo avanzare un'interpretazione esoterica
spinta, rimanda a Crono, il Tempo, divoratore dei suoi figli. E la
corona, insieme alla croce, al sole alato, al teschio, all'aquila
fenice è simbolo di Saturno, cioè del Demiurgo Satana, la corona
rappresentando proprio gli anelli che cingono il pianeta. Non è un
caso se le monarchie e tutte le teste coronate, nel corso dei secoli
hanno commesso tante di quelle nefandezze che si è perso il conto.
Non è un caso se addirittura - e qui siamo di nuovo al cospetto di
un'ipotesi esoterica spinta - la regina Elisabetta viene accusata di
essere una rettiliana, cioè di nascondere una natura simile a quella
dell'antico serpente, il Diavolo Satana, come descritto nella Bibbia.
Insomma, ci sono tanti serpentelli in circolazione, spesso ospiti
degli studi televisivi, perché l'idea che l'uomo è al centro
dell'universo e può fare e mangiare ciò che vuole, non deve mai
venir eclissata. Ma a Corona e agli altri mostriciattoli, come nella
pubblicità della scopa raccogli polvere, avrebbero dovuto dire: “Non
durerà per sempre!”
Ma Roberto lo hai incontrato qualche volta di persona, Corona? Billy the Kid
RispondiEliminaNo, ma sono andato a una sua conferenza. Un signore del pubblico gli ha chiesto se avesse simpatia per i Verdi e lui ha risposto in modo diplomatico, aggiungendo che nella sua fedina penale ci sono quattro reati: tre per schiamazzi notturni e ubriachezza e uno per bracconaggio. Al che, il pubblico di montanari prevalentemente cacciatori si è sentito rassicurato.
EliminaCapito il tipo... Billy the Kid
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