Di chi è la colpa?

Testo di Maria Cristina Mezzanotte (23 giugno)

Repetita Iuvant. Gli italiani stanno male, non fanno più figli, non possono permettersi le cure sanitarie basilari, sopravvivono grazie ai genitori ed ai nonni (quando ci sono) e sono precari nell’animo. È vero. Tutto questo è vero, maledettamente vero. Ma di tutto questo la colpa non è, non è stata e non sarà mai dei migranti. O dei Rom. O della scorta di Saviano. La colpa di tutto questo affonda in decenni e decenni di malaffare e corruzione. La colpa è di industriali, come quelli dell’Ilva, che ammazzano persone e territori e poi scappano col bottino. La colpa è di un sistema basato sulle raccomandazioni e sulle “amicizie”, non sulla meritocrazia. La colpa è di chi salta la fila, dei furbetti e dei furbettini, di chi butta i frigoriferi in mezzo alla strada, di lavori pubblici inutili ed infiniti che costano miliardi di tangenti e mazzette.

La colpa è di un sistema bancario che ti succhia l’anima ad ogni operazione e di partiti - come la Lega - che hanno rubato milioni allo Stato. La colpa è della Mafia, della Camorra e della Ndrangheta che hanno sostituito lo Stato. La colpa è di un Nord che ha schiacciato per decenni il Sud, spolpando le energie migliori e chiamandole pure con disprezzo “terrone”. La colpa è di imprenditori vigliacchi e disonesti che per lucrare non rispettano la sicurezza e ammazzano, ammazzano, ammazzano. E poi delocalizzano, delocalizzano, delocalizzano per lucrare ancora di più. La colpa è di una scuola che è stata martoriata, togliendo energie e risorse agli insegnanti. La colpa è di contratti di lavoro bastardi che si rinnovano di mese in mese, per poi lasciarti sul lastrico. Perché sì, è proprio vero che gli italiani stanno male, non fanno più figli, non possono permettersi le cure sanitarie basilari, sopravvivono grazie ai genitori ed ai nonni (quando ci sono) e sono precari nell’animo.

Ma la colpa non è dei migranti. È di chi ha governato l'Italia. E chi vi dice il contrario è solo un politico bugiardo che vuole continuare a lucrarci sopra, facendovi credere che il nemico viene da fuori, mentre lui banchetta, festeggia e se la gode, guardando gli ultimi e i penultimi che si scannano tra loro.