mercoledì 26 giugno 2019

I buonisti hanno le braccine corte



La vicenda della nave Ong Sea Watch 3, che da due settimane tiene letteralmente in ostaggio 42 immigrati irregolari percorrendo in modo schizofrenico il confine delle acque territoriali davanti a Lampedusa, sta facendo sanguinare il cuore di tutti gli immigrazionisti e fanatici dell’accoglienza. Incessanti gli appelli al restare umani, a concedere lo sbarco alla nave capitanata dalla pasionaria rasta Carola Rackete – a cui persino la Corte europea dei diritti umani ha risposto picche – lanciati da tutte le personalità di spicco dell’establishment globalista e che i sostenitori si stanno bevendo come l’acqua di un’oasi in mezzo al deserto. Se le bevono, sì, mettono “mi piace”, si commuovono, commentano – ma la cosa finisce lì.


L’appello
Finché c’è da “condividere se sei indignato” tutto tranquillo; la musica cambia quando la pagina ufficiale della Ong tedesca lancia le sue raccolte fondi tramite Facebook (con tanto di videoappello di immigrato africano sulla Sea Watch 3), l’ultima delle quali seguita da un post in cui viene spiegato che “se il nostro capitano Carola segue la legge del mare, che le chiede di portare le persone salvate sul Seawatch3 in un porto sicuro, potrebbe affrontare pesanti condanne in Italia. Aiuta a difendere i diritti umani, condividi questo post e fai una donazione per la sua difesa legale“.

Pochi spiccioli
Il post, pubblicato alle 20:43 del 24 giugno e visualizzato da 25.959 persone, ha ricevuto finora 516 like, 1076 commenti (quasi tutti negativi, pubblicati da italiani contrari allo sbarco della nave) ed è stato condiviso 455 volte. Ci si aspetterebbe una pioggia di dollari donati da tutti i seguaci del mantra “restiamo umani”, venuti in soccorso alla povera Carola, invece scopriamo che alle 10:59 del 26 giugno, mentre stiamo scrivendo questo articolo, i benefattori sono stati ben 37 per un totale di 899 dollari.

Ma come! E la solidarietà? E la partecipazione attiva alla causa dei migranti che scappano dalla guerra e dalle torture dei lager libici? Non lo sanno questi signorini che l’invasione ha bisogno di essere sostenuta economicamente? Insomma, i sostenitori della Sea Watch hanno un cuore grande così finché non devono tirare fuori la carta di credito, fosse pure per regalare 2 euro alla Rackete per pagarsi gli avvocati. Comunque non angustiamoci per la sorte della capitana: se non dovesse bastare la pecunia elargita dai pochi immigrazionisti senza braccine corte, può sempre andare a piangere dallo zio Soros.

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