mercoledì 19 giugno 2019

Grillina dissidente rende note le sue perplessità sul 5 G


Testo di Sara Cunial


Stop 5 G. Presentazione mozione alla Camera. Come dichiarato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) già nel 2011, i campi elettromagnetici a radiofrequenza sono “possibili cancerogeni” e secondo più recenti studi questi avrebbero possibili effetti riproduttivi, neurologici e metabolici. A che rischio stiamo per sottoporre la popolazione italiana? Dovere della politica dovrebbe essere quello di tutelare la nostra terra e il benessere dei cittadini. Di chi invece ancora una volta si stanno facendo gli interessi a discapito della popolazione italiana? Sospendere qualsiasi forma di sperimentazione del 5G sul territorio nazionale in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche per giudicarne l’innocuità, promuovere uno studio epidemiologico indipendente, sviluppato da enti scevri da conflitti d’interessi, sono queste le richieste presenti nella mozione che ho presentato insieme ai colleghi Silvia Benedetti, Portavoce alla Camera​ @Manfred Shullian @Veronica Giannone e @Gloria Vizzini. 


Tra gli obiettivi anche quello di mantenere gli attuali valori limite di legge puntando sulla minimizzazione del rischio e valutare tutte le opinioni critiche e i giudizi negativi giunti dalla comunità scientifica in merito agli effetti di un eventuale innalzamento dei limiti di legge. È questa l’unica strada percorribile da una politica che davvero mette la salute dei cittadini al primo posto. Perciò abbiamo proposto la costituzione di una commissione di vigilanza permanente per il monitoraggio degli effetti dei campi elettromagnetici, individuando membri della scienza e della medicina indipendente, unitamente ad un coordinamento tra le associazioni dei malati nonché la promozione di uno studio nazionale sugli effetti biologici delle radiofrequenze 4G e 5G presso un ente indipendente e privo di conflitti d’interessi con l’industria, come per esempio l’Istituto Ramazzini. 


Promuovere la ricerca di tecnologie più sicure e alternative alle radiofrequenze significa non solo adempiere al principio di precauzione che dovrebbe guidare l’azione politica ma anche farsi portavoce e difensori della popolazione italiana, osteggiando un progetto che ancora una volta antepone agli interessi dei cittadini quelli di poche e potenti multinazionali.

1 commento:

  1. più veloci, sempre più veloci...a morire ! Ma allora siamo veramente stupidi ! e poi si scandalizzano per i suicidi !

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