Testo di Martina Pastorelli
Il greenpass globale ed eterno annunciato da OMS lo dimostra: ora siamo pazienti permanenti che dovranno sempre provare di essere sani o guariti. La scienza è la nuova religione, la malattia il nostro nuovo peccato originale. Salute e clima diventano pretesti per dominarci.
...la responsabilità maggiore di tutta questa involuzione innovativa è del Gregge Ipocondriaco e Remissivo...davvero remissivo oltre ogni forma di idiozia ammissibile... Gregge miseramente inconsapevole...ma, dopotutto, il vaglio delle coscienze è già avvenuto...adesso non rimane altro setaccio che quello della Santa Morte a separare definitivamente il simbolico grano dall'oglio...senza dover necessariamente forzare gli eventi personali altro non rimane che la consapevolezza del morire...che intendo come un evento apparentemente amaro ma propriamente Felice...tutto il resto appartiene alla contraffazione multipla che domina interamente il nostro tempo...in tal senso chi potrà mai dominare il novello Odisseo Minore? potranno annichilirlo, isolarlo, recluderlo ma (lo affermo senza retorica) lo Spirito rimane indomito e temprato come mai prima poté esserlo. Apprestiamoci a oltrepassare la Notte Cibernetica dell'anima. Non sarà indolore ma la Vittoria di sé è cosa certa.
RispondiEliminaIl tecno potere, mediante paure espanse intende renderci prigionieri del nostro sé avariato e digitalizzato. Loro giocano sulle Illusioni Amplificate e gli funziona bene...ma non con tutti...qui e ora si stabilisce la differenza di Stirpe.
Non aspiro ad una idea retorica di libertà (libertà ingannevole) aspiro all'oltre...all'oltre inesplicabile e inaccessibile alla personalità ordinaria che sono; in tal senso testimonio la mia pochezza compenetrato da un'ispirazione superiore.
Al diavolo tutti coloro che non sono in sintonia, che avversano o che deridono un simile ascolto interiore.
Testo superlativo.
EliminaLinguaggio ricercato, ma...
(cit.)
"il simbolico grano dall'oglio"
Loglio.
Giovanni Ranella ha letto Giordano Bruno. Ottimo.
RispondiEliminaSempre profondi i commenti di Giovanni Ranella.
RispondiElimina