domenica 18 giugno 2023

Non è rospo ciò che è rospo, ma è rospo ciò che piace!


Testo di Davide Rufino

Ha tutta l'aria di un nobile offeso, questo bel rospo capitatomi tra le mani recentemente. Tempo di un paio di scatti - a cui lui si è prestato con impassibile dignità - e poi via, libero nel bosco sotto la pioggia. E più lo guardavo, più mi chiedevo come sia possibile che queste creature siano diventate sinonimo di bruttezza. Forse perché abbiamo sempre questa smania di giudicare, attribuendo qualità del tutto soggettive come bellezza e bruttezza a ogni essere vivente. Ma lo facciamo in base a parametri errati, solo tenendo a mente quegli stereotipi rassicuranti che ci piacciono tanto. In natura non esiste la bruttezza: solo diversità, differenze, adattamenti sorprendenti. Al limite "stranezza" secondo ciò che viene canonicamente considerato "ordinario". E ognuno, a modo suo, è meraviglioso. Anche Bufo bufo, creatura dalla doppia vita, che nasce in acqua e in acqua passa la prima fase della propria esistenza per poi trasformarsi e trasferirsi sulla terraferma. Un predatore primordiale ma che sfoggia al contempo caratteristiche sorprendenti. Con livree e sfumature sempre diverse: brunastro, verdognolo, giallastro. Con quell'iride color bronzo, ma soprattutto con quell'irresistibile broncio frutto chiaramente di antropomorfizzazione - ma concedetemela. Li trovo irresistibili, come ogni altra vita che ci accompagna in questo viaggio. Rispettateli, sempre: ne hanno bisogno, in un mondo sempre meno a misura di ciò che non cammini su due piedi.

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