martedì 20 giugno 2023

Mamma li viperi!


Testo di Alessandro Ghezzer

Oddio la vipera! Ieri al ritorno da un'escursione in alta montagna ho incontrato una vipera sul sentiero a un paio di km da casa, a circa 1300 metri di quota. L'ho vista a circa un metro e mezzo e mi sono fermato: pure la vipera stava ferma, si stava scaldando sugli aghi di abete dell'ultimo tepore serale. Poco distante stava salendo una famigliola in tenuta da mare: braghe corte, ciabatte, t-shirt. Li ho fermati con un gesto del braccio. Mi sono avvicinato lentamente alla vipera che ha iniziato a muoversi e si è nascosta lentamente nei cespugli a lato del sentiero. Io e l'amica siamo quindi passati senza alcun problema. La famigliola invece è addirittura tornata indietro terrorizzata! Questo ha indotto alla solita riflessione: ma quando il distacco dalla natura è così netto e radicale, come possiamo pensare che si sia disposti a tollerare la presenza di un orso? Lo scrittore Cesare Zavattini disse una volta che i giovani d'oggi hanno paura anche delle galline. Non sanno nulla della campagna, degli animali, e peggio ancora della montagna e della fauna selvatica. E aveva ragione. Perfino i presunti "montanari" valligiani in Trentino, sono diventati montanari da città, da centro commerciale. La montagna è solo un'occasione di guadagno o, se va bene, per fare sport. Nessuna tolleranza invece per tutto ciò che può essere un disturbo o un intralcio alle attività anzidette. Servirebbe una rivoluzione culturale che allo stato attuale sembra davvero un'utopia. 23 anni con l'orso non sono serviti a niente: siamo ancora all'anno zero.

Nessun commento:

Posta un commento