giovedì 22 giugno 2023

Pesciolini in un acquario


Testo di Giovanni Palma

Purtroppo è una regola fissa, una costante come il pi greco, un rapporto, un'equazione. E non solo perché l'uomo ammazza volontariamente o involontariamente ma perché l'uomo (o qualsiasi altro essere vivente) si nutre di altri esseri viventi. Animali o vegetali o minerali. La nostra vita è direttamente proporzionale alla morte di altre vite. E' uno schifo completo. Una vita senza senso. Avrei davvero preferito essere un robot alimentato a batterie anziché uno che si deve nutrire di ciò che lo circonda. Anche per una parmigiana devi ammazzare le melanzane, che non so che senso abbiano nell'universo, e poi ci vuole il formaggio e la mozzarella (il latte estorto alle povere mucche) e poi e poi poi poi. Insomma, tra poco sarà il mio turno a far da concime alle piante e forse restituirò un po' di maltolto. E sto combattendo con un esercito di zanzare assetate di sangue. Caro Roberto, nulla ha senso o perlomeno io non ne trovo alcuno. Ci dilettiamo a conoscere, esplorare, costruire, cucinare, fare e disfare. Sembriamo proprio pesciolini in un acquario che credono di nuotare nell'oceano. Una mia poesia di qualche tempo fa finiva così:

...c’è chi inizia ad essere stanco

di fare ogni giorno trentamila giri di campo

per tenere allenati ed in forma questi fragili corpi

e lubrificare per bene i colli ed i culi...

3 commenti:

  1. Tu chiamale se vuoi....depressioni, rozza definizione associata ai ballolesi***, stanchi di tutto e di niente, più che altro stufi della ripetizione, delle ripetizioni....
    Sottoscrivo il pezzo. Chapeau!

    ***visto ci sono ahimè i craniolesi, ci possono pure stare i ballolesi, Coloro che si sono rotto i c......

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    1. L'espressione "pesci in un acquario", riferita agli esseri umani, l'hai usata anche tu molte volte.


      Anche a me capita a volte di pensare alla prosaicità delle molecole che si scontrano, quando mi cadono dalle mani degli attrezzi, quando sbatto con un piede contro uno spigolo (per fortuna in Friuli nessuno fa caso alle bestemmie, proprie e altrui), quando qualcosa va storto (e a me vanno storte spesso), ma ho un correttivo, un antidoto alla mera materialità delle cose: vado ad inebriarmi di natura, a fare il pieno di meraviglia, mista ad ossigeno.

      Ma io sono fortunato, esco di casa e ho boschi e boschetti e il lento, placido scorrere delle acque.

      Chi vive in città, come immagino capiti a te, caro Mauro, non ha di queste fortune.

      Necessita di maggiore organizzazione, di mezzi per gli spostamenti. E soprattutto, di volontà di farlo!

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