Fonte:
Il navigatore curioso
"E'
davvero un asteroide immenso, della stessa grandezza di quello che ha estinto i
dinosauri", commentano gli scienziati, "ma fortunatamente siamo in
grado di seguirlo bene e siamo certi che non ci toccherà".
Un
altro asteroide si appresta a passare vicino alla Terra il prossimo 31 maggio.
Si tratta di 1998 QE2, un oggetto lungo quasi tre chilometri.
Gli
esperti ovviamente rassicurano spiegando che passerà a circa sei milioni di
chilometri dalla superficie terrestre, quindici volte la distanza che intercorre
tra la Terra e la Luna.
QE2
è stato scoperto nel lontano 1998 dagli scienziati del Linear programme del MIT di Boston, all’epoca impegnati nell’osservatorio
astronomico di Socorro, nel New Mexico. Gli scienziati, però, non sono
ancora riusciti a stabilirne l'origine: forse arriva dalla fascia degli
asteroidi tra Marte e Giove.
Ma
la misteriosa sostanza fuligginosa che ne ricopre la superficie suggerisce che
potrebbe essere stato originato dai resti di una cometa che si è avvicinata
troppo al Sole.
Ci
sono voluti quindici anni perché l’asteroide si avvicinasse alla Terra e ci
passerà accanto alle 22.59 (ora italiana) del prossimo 31 maggio, per
proseguire la sua corsa nello spazio.
Dunque,
non correremo alcun pericolo ma la sua dimensione di 2,7 chilometri è
ragguardevole e dimostra come corpi celesti consistenti giungano periodicamente
nel nostro circondario.
Tutti
ricordiamo il 15 febbraio scorso quando addirittura due asteroidi fecero
notizia in una sola giornata: il primo, previsto e più consistente, perché
sfrecciò addirittura più in basso dei satelliti di telecomunicazioni e il
secondo, imprevisto e per fortuna molto più piccolo cadde in Russia
sbriciolandosi, ma provocando 1300 feriti.
Inoltre,
proprio qualche giorno fa, la NASA ha dato la notizia di un impatto meteoritico
avvenuto sulla Luna lo scorso 17 marzo, generando una delle esplosioni più
forti mai registrate.
"Non
dobbiamo farci prendere dal panico, ma prestiamo attenzione", spiegano al Jet
Propulsion Laboratory della Nasa che
attraverso il Programma Neo monitora gli oggetti che orbitano attorno al nostro
pianeta.
Gli
astronomi sono già pronti per osservare questo eccezionale fenomeno dal Goldstone
Observatory, situato nel deserto del
Mojave, in California.
Dalla
Nasa, Lance Benner non riesce a contenere l’entusiasmo, perché per la prima
volta verrà utilizzato un nuovo tipo di radar in grado di mostrare gli oggetti
celesti ad alta definizione: "Possiamo trasformare quello che sembra solo
un puntino luminoso in un piccolo mondo, e osservarne tutte le sue
caratteristiche", ha spiegato all’Independent. "È tremendamente
eccitante".
Nessun commento:
Posta un commento