sabato 25 maggio 2013

Il demone macellaio

 
Misseri, Vantaggiato, Preiti, Kabobo e adesso Adebolajo. La lista dei candidati manciuriani s’allunga.
Vi sono diverse modalità d’utilizzo dei manciuriani, perché vi sono diversi modi di manipolare i loro cervelli. Può essere usata l’ipnosi o la manipolazione mediante onde elettromagnetiche, oppure, come nel caso di Adebolajo e del suo complice Adebowale, un microchip sistemato nel posto giusto e lasciato inattivo, finché non arriva il momento di far partire l’uomo-robot tramite un segnale acustico o una parola chiave.
Ora su Leggo si afferma che sta circolando un video in cui il presunto terrorista non ha le mani sporche di sangue come è stato mostrato dalle televisioni di tutto il mondo. Il che potrebbe significare che le mani gli siano state colorate dopo, con semplici tecniche di fotoshop e che l’intera storia sia solo una sceneggiata.
Peccato che quel video non si possa vedere! Non ha avuto nessuna visualizzazione, almeno fino a quando ho provato a vederlo io. Che strano!
Però sul video ufficiale, visto invece da milioni di persone, se anche le mani di Adebolajo erano rosse, sul vestito non mi è sembrato di vedere gocce di sangue, cosa inverosimile quando a qualcuno vengono recise le arterie del collo. 
 
Io comunque non mi spingerei fino al punto di immaginare una recita, perché se è vero che con il carabiniere a terra, a Roma, colpito secondo le tivù da Luigi Preiti, il sangue colava in modo non conforme alla forza di gravità, è anche vero, o almeno verosimile, che il soldato venticinquenne inglese sia stato ucciso e decapitato sul serio.
Si tratterebbe di vedere se il carabiniere toscano e il poliziotto britannico siano veramente finiti il primo in ospedale e il secondo in obitorio, o non siano al sicuro da qualche parte, lontano da occhi indiscreti.
Io non mi azzarderei ad ipotizzare una sceneggiata, perché, in base al rasoio di Occam, è più facile inviare un Nizarita all’attacco, che non allestire un set cinematografico con passanti che spingono carrozzelle, altri che restano a distanza confusi e perfino l’eroina di turno che affronta il cattivo, parlandogli pacatamente com’è solita fare con i boys scouts.
Sia i due fratelli ceceni della maratona di Boston, che i due tagliagole di Londra erano già stati segnalati ai servizi segreti, i londinesi addirittura da otto anni.
Se c’è qualche commentatore che va alla ricerca delle debolezze dei sistemi di sicurezza, additando nell’errore umano il non intervento preventivo per scongiurare attentati, io invece sospetto che è stata proprio la lunga osservazione dei soggetti, simpatizzanti fondamentalisti, a far decidere di utilizzarli come terroristi. Come le agenzie di spionaggio siano riuscite a renderli strumenti del Potere è ancora poco chiaro, ma se fosse il contrario non si chiamerebbero servizi segreti.

Non sappiamo se negli ultimi otto anni quei due giovani africani naturalizzati inglesi siano
stati arrestati anche una sola volta. In caso affermativo non ci vuole niente ad addormentarli in cella e a inserirgli qualche chip sottocutaneo. Ma anche se ciò non fosse mai successo, potrebbe darsi che le tecnologie sviluppatesi negli ultimi tempi siano talmente avveniristiche che noi profani non riusciamo neanche a immaginarle.
Noi siamo ancora fermi a Denzel Washington, che nel film “Manchurian Candidate” si accorge di avere qualche corpo estraneo nella spalla e se lo rimuove con un coltello davanti a uno specchio. Può darsi che quella sia solo vecchia tecnologia e che oggi i servizi segreti dispongano di ben altre tecniche.
Fra i pennivendoli che mettono a disposizione le loro energie e il loro intelletto per convalidare le tesi ufficiali c’è il noto Guido Olimpio, del Corriere della Sera, che elenca i motivi per cui i servizi segreti possono commettere errori e lasciasi scappare i terroristi già conosciuti. Io penso che non se li lascino scappare, ma che li sguinzaglino di proposito, ma non posso dimostrarlo. Tuttavia, anche i giornalisti sono come me impossibilitati a dimostrare se le mie testi “complottiste” sono vere o false, per cui c’è la mia parola contro la sua, in questo caso quella di Guido Olimpio.
La differenza sta nel fatto che io sono un semplice blogger con 82 iscritti, mentre lui scrive per il più prestigioso giornale quotidiano, che probabilmente è di proprietà di quegli stessi che stanno attuando una strategia della tensione su scala planetaria.
Tuttavia, se è vero che la gente non è stupida, prima o poi la verità verrà a galla e la figura del bugiardo la farà lui e tutti i suoi colleghi asserviti al Potere. Che Guido Olimpio stia quasi perdendo la battaglia lo si evince da come si è espresso a proposito dell’undici settembre 2001.
Secondo lui la defaillance di chi avrebbe dovuto proteggere la nazione è da rintracciarsi nella “rivalità fra apparati”, parole testuali, come se il comando di alzarsi in volo per affiancare i presunti aerei dirottati non fosse stato dato dal NORAD in tempo utile per fare un dispetto a qualche altra agenzia governativa, cioè per il puro capriccio di qualche funzionario, mentre è risaputo che a rallentare la macchina dei soccorsi e della difesa fu Donald Rumsfeld, insieme ad altri personaggi di altissimo livello, se si esclude quel minorato mentale di Bush.
Reiterare la storiella dei diciannove beduini che attaccano le torri gemelle significa credere nell’imbecillità della razza umana e ci si abbassa al rango di squallidi servi del Sistema. Dunque, se per Guido Olimpio i servizi segreti inglesi, pur conoscendo i loro due polli da otto anni, li hanno lasciati agire per negligenza, ho un motivo in più per credere che anche in questo caso si sia trattato di un false flag, con morto vero, però. E con attentatori altrettanto veracemente abbattuti.
Quando ci sono situazioni d’incertezza come questa, al di là che le mani di Adebolajo siano state colorate con il fotoshop, ci si deve chiedere come vengono trattati in seguito i presunti colpevoli. Schettino è stato mandato ai domiciliari, l’attentatore norvegese era in un carcere di lusso (ma questo forse dipende dal fatto che tutte le carceri norvegesi sono di lusso), Misseri è libero, Preiti si dice sia in isolamento, di Kabobo non si sa nulla e Vantaggiato al momento ha l’ergastolo sul groppone, ma la sua posizione giudiziaria potrebbe sempre cambiare. Anche Sirhan Sirhan, presunto killer di Robert Kennedy, è tuttora all’ergastolo, ma figuriamoci se i servizi segreti USA hanno compassione di un innocente, musulmano per giunta!
Dipende solo dai giudici. Se i processi capitano nelle mani di magistrati non iscritti a qualche
loggia massonica, si può sempre rimuoverli dall’incarico e affidare il caso al giudice giusto.
Vedremo quale sarà il trattamento riservato nei prossimi giorni ad Adebolajo e ad Adebowale, sempre che non intervenga una provvidenziale complicazione post operatoria a toglierli dalle spese. Una cosa ancora va rilevata: ai musulmani, per antica tradizione, piace “mozzare lo capo a tondo”, come direbbe Cecco Angiolieri.
Lo fanno alle pecore e lo fanno, quando serve, anche agli esseri umani. Pitagora e altri filosofi lo avevano detto molto tempo fa: “la violenza sugli animali è propedeutica alla violenza sull’uomo”.
I servizi scelgono non solo i candidati adatti, e se li lavorano per benino, ma stanno anche attenti a fargli fare azioni coerenti con la loro cultura e tradizione. E ai discendenti dei pecorai beduini la decapitazione riesce sempre gradita.




2 commenti:

  1. Ora ce n'è stato un altro in Francia, a Parigi...
    Guarda caso ancora un "cattivone" islamico contro un militare...
    Aiuto, aiuto! La minaccia del terrorismo!
    Ci vuole più...SICUREZZA, CONTROLLO...ESERCITO...POLIZIA...!
    g

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come sai, gli arabi non mi sono particolarmente simpatici, ma non sono così cieco da non accorgermi che è in atto una campagna di criminalizzazione nei loro confronti, iniziata ancora prima dell'undici settembre, forse ancora nel 1968, dato che il presunto assassino di Robert Kennedy fu un siriano di origine palestinese.

      Non ho difficoltà ad immaginare che dietro tale campagna ci sia lo zampino dei sionisti, il popolo eletto di Enki che ci porterà alla distruzione globale.

      Elimina