giovedì 9 maggio 2013

Piccoli passi verso il NWO

 




Testo di Marinella Tomasi





In questi giorni fa molto scalpore leggere le dichiarazioni di Giuseppe Povia riguardo il ministro Cecile Kyenge. Su facebook scrive:
Vengo accusato di razzismo solo per aver detto che in Italia la precedenza la dovrebbero avere gli italiani e poi tutti gli altri? Non ho detto “SOLO gli italiani” ma “PRIMA gli italiani”.
Il ministro dell’integrazione di fatto è italiano con origini chiaramente non italiane e io penso che per cuore e per istinto, aiuterà prima un non italiano ad inserirsi in casa-lavoro-diritti. Non è forse questo il suo compito?
Non potrebbe essere razzismo pure questo nei confronti degli italiani? Ma certo che no.
 Allora neanche il mio è razzismo, è semplice analisi.

Boh, io ho visto questa tipa con un cartello con su scritto…’Essere clandestino non è un reato’…
Certo che se si prende a cuore i problemi degli extracomunitari dandogli la precedenza in una nazione come la nostra ITALIA, allora anche a me dà fastidio. L’Italia va gestita da italiani, mi viene istintivo pensarla così. E’ chiaro che appena fai un’affermazione del genere sei: Razzista. Grazie a quelli che credono di avere una visione “Avanti”, un giorno l’Italia sarà gestita al governo dai cinesi. Il mio pensiero non è razzista, sono gli altri che hanno la coscienza sporca e vedono il male perchè il male regna in loro”.
Pubblicizzando la sua canzone (Siamo Italiani) scrive:
Buongiorno mondo, Buongiorno Italiani, su le mani!
Ascolta questo brano e sentiti orgoglioso di essere italiano!
Ora, è vero che tutto fa parlare, ma dare del razzista a Povia per queste affermazioni mi pare una forzatura non indifferente.
L’Italia pare spaccata sul discorso integrazione, immigrazione, sul reato di clandestinità e sul riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia.
Una parte, (compresa me) è convinta che un Ministro dell’integrazione dovrebbe essere non solo Italiano ma con radici Italiane e con una cultura italiana, altrimenti è impensabile che possa essere di aiuto al fine di integrare uno straniero nella nostra cultura italiana, finirebbe piuttosto che le altre culture prenderebbero il sopravvento sulle nostre tradizioni millenarie. Lascia anche stupefatti la richiesta del ministro congolese sull’abolizione del reato di clandestinità, sarebbe come dire che la nostra Nazione è pronta ad accogliere sempre, comunque e chiunque tutti coloro che per ogni e spesso discutibile motivo lasciano la loro terra. La cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri, invece, ci garantirebbe uno sbarco massiccio di donne gravide. Mi permetto di ricordare che in tutta Europa solo in Francia esiste questa legge.
Una parte dell’Italia invece è convinta che gli italiani debbano “modernizzarsi”, aprirsi, evolversi, non è prettamente un’opinione, più che altro noto che è una presa di posizione politica e non una reale convinzione, tant’è vero che a Povia si risponde spesso: Sei un fascista razzista.
Ora, essere orgogliosi di essere Italiani e schierarsi dalla parte degli Italiani è diventata per alcuni (come dice Povia “tali-geni”) una posizione da razzisti e fascisti .
E’ pur vero che l’argomento è complesso, ma da Italiana orgogliosa delle mie radici mi sento di dire: FORZA POVIA !
Marinella Tomasi

1 commento:

  1. Sono fiero di essere razzista anche perché è uno stigma che mi differenzia da chi non lo è.
    Una segnalazione all'autrice del post, quando sostiene che:"Mi permetto di ricordare che in tutta Europa solo in Francia esiste questa legge." afferma un'inesattezza perché la jus soli gallica contiene molti distinguo.
    Tanto le dovevo.

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