Quando l’ho saputo non ci volevo credere.
Non potevo credere che si usassero metodi così squallidi. E antichi. Secondo
consuetudine, i candidati storicamente promettono un pollo in ogni pentola, ma
per fortuna quel genere di promessa è sempre rimasta confinata nelle bugiarde
velleità virtuali di quella cosa sporca chiamata politica, mentre qui, a
Brescia, si sta toccando il fondo.
Si sta mettendo in pratica quel metodo
populista di accattivarsi le simpatie gettando il pane dagli spalti del
Colosseo, come si vede nel film “Il gladiatore”. Oggi, a voler confermare che
quel vecchio metodo funziona ancora, Berlusconi, con i soldi dei rimborsi
elettorali, raduna gente di tutti i tipi, principalmente extracomunitari, che a
Brescia abbondano, regalando loro dieci euro, un panino al salame e una
bottiglietta d’acqua.
La scelta di imbottire il panino con
carne di maiale, dovrebbe in teoria tenere lontani vegetariani e musulmani, a
meno che non sia stata fatta di proposito per indurre in tentazione i secondi
che – com’è risaputo – quando sono in Europa allentano le proprie convinzioni
religiose e si concedono qualche strappo alla regola, soprattutto con gli
alcolici.
Circa i vegetariani che si dovessero
lasciar tentare dal salame, lo escludo. Semmai si lascerebbero tentare dai
dieci euro, come la maggior parte degli altri studenti, disoccupati, casalinghe
e perditempo vari. Si presume che se uno fa una scelta vegetariana, per motivi
etici o di salute, si collochi su un livello sociale tendenzialmente alto, con
la conseguenza che in fatto di politica è anche piuttosto esigente e non si
lascia certo ingannare da metodi così plateali e infantili.
Prendere il popolo per la gola, visto che
ancora non si può parlare di fame vera, è operazione fin troppo scontata e
truffaldina, ma a quel popolo bisognerebbe aprire gli occhi e far sapere che a
ridurre l’economia italiana sul lastrico è proprio quel personaggio che vanno
ad ascoltare e ad applaudire, non solo lui, s’intende, ma insieme al resto
della Bilderberg combriccola.
Così, avendo quei miserabili dieci euro in cambio del mancante posto
di lavoro, della precarietà di un lavoro saltuario e di un futuro altrettanto
aleatorio, si darà ascolto al proverbio che è
meglio un uovo oggi a una gallina domani, ma non si farà nulla per lanciare un
segnale maturo di dissenso verso le mafiose istituzioni che ci governano e per
mandare a casa un personaggio che ha fatto fin troppi danni.
In tivù vedremo se l’operazione “Panem et
salamen” sarà riuscita, ma intanto mi chiedo come facesse Mussolini a riempire
le piazze d’Italia. Nessun libro di storia dice che regalasse qualcosa. Anzi,
quando non bastava la bolsa retorica patriottica, era lui a chiedere gli anelli
nuziali alle spose d’Italia, fusi, trasformati in lingotti e finiti nelle
banche vaticane di Londra, a conferma che potere laico e Chiesa cattolica hanno
sempre agito di comune accordo, anche se apparentemente si contrastavano.
Il fascismo ci ha condotto alla guerra,
senza panini al salame. A cosa ci condurrà il berlusconismo? Posso facilmente
immaginarlo, giacché i padroni del mondo hanno sempre usato le guerre per
uscire dalle crisi da essi stessi allestite.
Ai soldati prima dell’assalto alla
baionetta si distribuiva un cordiale. La prossima volta che Berlusconi radunerà
le folle in piazza, se oltre al panino verrà data una lattina di birra
ghiacciata allora vorrà dire che ci stiamo avvicinando allo scontro finale.
Alla riduzione della popolazione mondiale tanto agognata dai massoni vaticani.
In caso di birra ghiacciata mi farei
tentare anch’io ma preferisco immaginare che gruppi di antagonisti dei centri
sociali vadano a prendersi i dieci euro, la bottiglietta d’acqua e pure il
panino. E poi se ne vadano quando sta per parlare il leader maximo, gettando le
bandierine e i cappellini nei bidoni della spazzatura, che è il posto dove
meritano di stare.
Pur sforzandomi non riesco a rilevare differenze tra Silvio e tutti gli altri simil-attori, quanto al voto in molti giornali a tiratura nazionale campeggiava la notizia che qualche centinaia d'italiani si vendeva il proprio voto per la cifra sul post indicata.
RispondiEliminaViva la democrazia!!!!
E' la sindrome del piatto di lenticchie.
EliminaBerlusconi ha cominciato la sua carriera come cantante cabarettista sulle navi da crociera.
Attività che non ha mai smesso e che va sotto la dicitura: "Deformazione professionale".
Infatti, sembra che l'Italia sia una specie di Titanic che sta affondando. Lui è il menestrello giusto.