Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea
renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che
non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia
europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. Si chiama “Plant
Reproductive Material Law”,
e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante
e i semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con
semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come
criminale. Questa legge, protesta Ben Gabel del “Real Seed Catalogue”, intende stroncare i produttori di varietà
regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola
scala. «Come qualcuno potrà sospettare – afferma Mike Adams su “Natural News” –
questa mossa è la “soluzione finale” della Monsanto, della DuPont e delle altre
multinazionali dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio
completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta».
Criminalizzando i piccoli coltivatori di verdure,
qualificandoli come potenziali criminali – aggiunge Adams – i burocrati europei possono
finalmente «consegnare il pieno controllo della catena alimentare nelle mani di
corporazioni potenti come la Monsanto». Il problema lo chiarisce lo stesso
Gabel: «I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali
– per esempio, coltivano senza usare macchine e non vogliono utilizzare spray
chimici potenti». Per cui, «non c’è modo di registrare quali sono le varietà
adatte per un piccolo campo, perché non rispondono ai severi criteri della “Plant
Variety Agency”, che si
occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli
agricoltori industriali». Praticamente, d’ora in poi, tutte le piante, i semi,
gli ortaggi e i giardinieri dovranno essere registrati. «Tutti i governi sono,
ovviamente, entusiasti dell’idea di registrare tutto e tutti», sostiene Adams.
Tanto più che «i piccoli coltivatori dovranno anche pagare una tassa per la
burocrazia europea per registrare i semi». Gestione delle richieste, esami
formali, analisi tecniche, controlli, denominazioni delle varietà: tutte le
spese saranno addebitate ai micro-produttori, di fatto scoraggiandoli.
«Anche se questa legge verrà inizialmente indirizzata solo
ai contadini commerciali – spiega
Adams – si sta stabilendo comunque un
precedente che, prima o poi, arriverà a chiedere anche ai piccoli coltivatori
di rispettare le stesse folli regole». Un tecno-governo impazzito: «Questo è un
esempio di burocrazia fuori controllo», spiega Ben Gabel. «Tutto quello che
produce questa legge è la creazione di una nuova serie di funzionari dell’Ue,
pagati per spostare montagne di carte ogni giorno, mentre la stessa legge sta
uccidendo la coltura da sementi prodotti da agricoltori nei loro piccoli
appezzamenti e interferisce con il loro diritto di contadini a coltivare ciò
che vogliono». Inoltre, aggiunge Gabel, è molto preoccupante che si siano dati
poteri di regolamentare licenze per tutte le specie di piante di qualsiasi tipo
e per sempre – non solo di piante dell’orto, ma anche di erbe, muschi, fiori,
qualsiasi cosa – senza la necessità di sottoporre queste rigide restrizioni al
voto del Consiglio.
Come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli: «Il
problema di questa legge è sempre stato il sottotitolo, che dice un sacco di
belle cose sul mantenimento della biodiversità e sulla semplificazione della
legislazione», come se il nuovo dispositivo rendesse finalmente le cose più
facili, ma «negli articoli della legge c’è scritto tutto il contrario», avverte
Adams. Esempio: dove si spiega come “semplificare” le procedure per le varietà
amatoriali, non si fa nessun accenno alle accurate classificazioni già
elaborate dal Defra, il dipartimento britannico per l’agricoltura impegnato a
preservare le varietà amatoriali. Di fatto, spiega lo stesso Adams, la maggior
parte delle sementi tradizionali saranno fuorilegge, ai sensi della nuova
normativa comunitaria. «Questo significa che l’abitudine di conservare i semi
di un raccolto per la successiva semina – pietra miliare per una vita
sostenibile – diventerà un atto criminale». Inoltre, spiega Gabel, questa legge
«uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in
tutta la comunità europea», avvantaggiando così i grandi monopoli sementieri.
E’ quello che stanno facendo i governi, insiste Adams:
«Stanno prendendo il controllo, un settore alla volta, anno dopo anno, fino a
non lasciare più nessuna libertà», al punto di «ridurre le popolazioni alla
schiavitù in un regime dittatoriale globale». Si avvera così la “profezia”
formulata da Adams nel libro “Freedom Chronicles 2026”, nel quale un “contrabbandiere di semi”
vive in un tempo in cui le sementi sono ormai divenute illegali e c’è gente
che, per lavoro, ne fa contrabbando, aggirando le leggi orwelliane imposte
della Monsanto. L’incubo pare destinato a trasformarsi in realtà: «I semi
stanno per diventare prodotti di contrabbando», afferma Mike Adams. «Chiunque
voglia prodursi il suo proprio cibo sta per essere considerato un criminale».
Questo, conclude Adams, è il dominio totale sulla catena alimentare. «Tutti i
governi cercano un controllo totale sulla vita dei cittadini». Per questo, oggi
«cospirano con le multinazionali come la Monsanto», ben decisi a confiscare la
libertà più elementare, cioè il diritto all’alimentazione. «Non vogliono che
nessun individuo sia più in grado di coltivare il proprio cibo».
Mike Adams = str...aker.
RispondiEliminaCitazione:
Elimina"Tutti i governi cercano un controllo totale sulla vita dei cittadini".
E' sempre stato così, da che mondo è mondo. Non puoi negarlo.
E quale modo migliore per controllare il popolo se non prendendolo per la gola?
Ho già scritto che la genitrice degli idioti è perennemente incinta.
RispondiEliminaMinare le basi del sostentamento è pura follia, ma è solo uno degli aspetti del modo con cui la nostra specie si sta suicidando.
EliminaChe sia anche questo un sistema che la natura usa per sbarazzarsi di noi?
Ben venga.
RispondiEliminaAl di là di ogni ipotesi complottista, è inevitabile che la natura nei confronti delle specie troppo prolifiche adotti misure drastiche. Se lo fa con i lemming, perché non potrebbe farlo con l'Homo sapiens?
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