Fonte: Blogeko
Il
cosiddetto progresso è un clamoroso autogol: è un mostro che divora se stesso.
E Belo Monte è il simbolo di
questo processo.
In
questi giorni sono successe due cose. Prima cosa, le tribù dell’Amazzonia
brasiliana hanno dovuto cessare l'ennesima occupazione del
cantiere per costruire la mega diga idroelettrica (oltre 11.000 MW) sul fiume
Xingu che sconvolgerà la foresta in cui essi sono sempre vissuti.
Secondo,
la prestigiosa rivista scientifica Pnas (Proceedings of the National Academy
of Sciences) ha pubblicato uno
studio secondo il quale continuare a distruggere l’Amazzonia per costruire
dighe porterà ad una diminuzione della capacità di produrre energia
idroelettrica. Meno alberi uguale meno piogge e meno acqua per fare girare le
turbine.
La notizia della cessata
occupazione del cantiere di Belo Monte è stata diffusa da Amazon Watch. In
sostanza le autorità brasiliane prima hanno impedito a legali e giornalisti di
entrare in contatto con gli occupanti e poi hanno autorizzato l’esercito ad
effettuare lo sgombero anche con la forza. A quel punto gli indigeni se ne sono
andati pacificamente, così come pacificamente erano arrivati.
Però
la strategia energetica del Brasile – tante dighe idroelettriche in Amazzonia
per produrre l’elettricità necessaria a sostenere lo “sviluppo” – conduce in un
vicolo cielo. Lo suggerisce uno studio pubblicato in questi
giorni negli Stati Uniti dal prestigioso Pnas Gli alberi – lo sappiamo tutti –
sono una sorta di ponte d’acqua fra la terra e il cielo. Assorbono acqua dal
suolo con le radici e immettono vapor d’acqua nell’atmosfera attraverso la
traspirazione delle foglie: così dalle nuvole cadrà la pioggia e il ciclo potrà
ricominciare.
Gli
scienziati hanno calcolato l’impatto della distruzione della foresta (per
costruire la diga di Belo Monte ne verranno allagati 500 chilometri quadrati)
sulle precipitazioni, e dunque alla portata dei corsi d’acqua.
Risultato.
In seguito alla deforestazione, entro il 2050 Belo Monte potrebbe veder
diminuita anche del 40% la sua capacità di generare energia idroelettrica. Il
mondo e il Brasile stabiliscano se il gioco vale la candela.
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