Vi è un dottore a New York,
il dottor Sam Parnia, che viene definito dal giornale tedesco Die Welt come
“l’uomo che sta per riscrivere la storia della Medicina, per la sua insistenza
nel correggere e aggiornare le tecniche di rianimazione” e dal The New York
Post come “rivoluzionario, al pari di chi ha scoperto il fuoco, l’energia
elettrica, l’aereo, la bomba atomica e internet”.
Poco tempo fa un tassista
nelle strade di New York, durante una calda giornata estiva, si è sentito male
iniziando a sudare. Spinto da un malore sempre più consistente ha deciso di
fare un controllo in ospedale e un collega dopo poco lo ha trovato accasciato a
terra: era clinicamente morto. Dopo quaranta minuti di rianimazione e qualche
settimana di ospedale, l’uomo è stato dimesso in perfetta salute.
Cos’è successo? Secondo il
dottore Sam Parnia, la morte non è uno stato ma un processo e, come tale, può
essere interrotto. La soluzione è il freddo. Ad esempio nel film Titanic e
nella reale vicenda, i corpi rimasti in acqua per ore e congelati: erano
davvero morti? Con la rianimazione di oggi, forse, si sarebbero potuti salvare.
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