Testo
di Fabrizio Belloni
Se
ricordo bene (mi sia perdonata l’eventuale inesattezza: non conosco la lingua
siciliana e mi tocca usare come veicolo il dialetto italiano), nella Trinacria
vi è un adagio popolare che divide gli uomini in quattro categorie: “Uomini,
mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà”. Non mi permetto di sindacare come
vengono classificate le persone, ma utilizzo spudoratamente l’assioma siculo a
mio uso e consumo. Anzi, lo semplifico e lo riduco, da inveterato estremista
come – grazie a dio – sono, a due sole classificazioni. Uomini e quaquaraquà.
Ne
incontriamo tutti i giorni. Sia della prima che della seconda categoria.
Magari, distratti dalla vita moderna, non ci accorgiamo di nulla.
Guareschi,
il gigante, scrisse: “l’uomo moderno corre dietro ai minuti secondi e non si
accorge che così perde la vita”.
“Uomo”
vero è la massaia che a fine mese, dopo aver dato da mangiare alla famiglia,
pagate le bollette, governato la casa, si ritrova ancora un euro in borsetta.
Meriterebbe di essere nominata Ministro del Tesoro di questo squinternato,
bellissimo e dannato Stivale.
Quaquaraquà
sono di contro le veline sempre più scosciate e sgambettanti, che durano sempre
meno alla ribalta. Belle ed inutili, diventeranno per lo più fanciulle sfiorite
anzi tempo.
“Uomo”
è il pubblico ministero che ha il coraggio di inviare a giudizio una causa e
che non ne chiede l’archiviazione. Normale, mi direte, se ci sono le ipotesi di
reato. Mica vero, invece. Troppe volte non si deve, non si può, non si ha il
coraggio di disturbare il manovratore. Se la causa, l’esposto rischia di
incrinare l’impalcatura del “Sistema”, certi Pubblici Ministeri non se la
sentono di togliere un ulteriore sasso, piccolo o grande, dalla diga che ancora
per un po’ trattiene l’ondata della rabbia della gente. E….”vox populi, vox
dei”. Sacrosanto! Certi Pubblici Ministeri hanno avuto la sfacciataggine di
archiviare denunce contro le banche, accertate di usura fino al 200%, - e non
solo dai periti di parte -, adducendo la ciclopica fanfaluca che “si presume la
buona fede della banca”. Non disturbare il manovratore. Quaquaraquà. Per altro,
altri P.M. rinviano a giudizio e chiedono l’arresto. Capite perché nella
riforma giudiziaria proposta da Berlusconi i PM sono previsti sotto l’egida
governativa?
La
Boccassini ha chiesto una specie di fucilazione civile per il Berlusconi. Non
ha capito: c’è uno scambio, nella casta, Berlusconi da una parte, il Monte dei
Paschi di Siena dall’altra (avete notato il silenzio dirompente su Siena,
soprattutto dalle reti Mediaset?). Quaquaraquà mafiosetti bipartisan.
Le
“Jene” hanno scoperto che molti parlamentari sgomitano per potersi accaparrare
posti nelle Commissioni, tali da garantire gli interessi delle multinazionali.
Che pagano mensilmente. Per chi non lo avesse capito, si chiama prostituzione,
ove le nigeriane sono quelle che ci fanno la figura migliore. Quaquaraquà.
Napoletano
è stato citato come testimone: chissà se il presidente chiamerà Mancino per
farsi suggerire le risposte?
A
Retequattro, Del Debbio impernia la puntata sull’onorabilità dei parlamentari.
E chi chiama a rappresentarli? L’On.le Scilipoti. La comica finale. Quaquaraquà
da gara.
Il
papa Francesco sculaccia un vescovone un po’ pedofilo e gay e tuona contro le
banche. Se continua così rischia di diventare un uomo vero. Sempre che non
faccia la fine di Giovanni Paolo primo, papa Lucani. Trentatrè giorni di
pontificato anti IOR, prima di morire “per attacco cardiaco”. Credibile come un
mercante arabo di un suk di Timbuctù.
E
per finire: lo stillicidio pressoché quotidiano di donne ammazzate, stuprate,
picchiate da maschi (?) quaquaraquà è diventato un ghiotto argomento
televisivo: sciacalli! Domanda: ma quelle donne non hanno mariti, padri,
fratelli con un po’ di fegato? Si spera nei giudici? L’antica barbara legge
Longobarda dell’occhio per occhio dovrebbe trovare nuova gloria, accidenti.
Tutto
sommato mi accorgo che il mondo è formato da troppi quaquaraquà e da
troppi pochi uomini. Speriamo in loro, accidenti.
Fabrizio
Belloni
Volentieri ricevo il succo del post.
RispondiElimina......succo di bacche velenose.
Elimina:-)
Quelli descritti non sono quaquaraquà: sono tra i "mezzi uomini" e gli "ominicchi".
RispondiEliminaI quaquaraquà sono i parassiti, fifoni, senza arte ne parte, buoni solo a blaterare minacce e azioni fantasiose ma che si cacano sotto se appena appena uno gli lancia una brutta occhiata.
Tipico esempio: i fratelli marci.
Fabrizio Belloni è un milanese che da molti anni vive a Udine. E quindi lo si può perdonare per non aver inquadrato bene le caratteristiche psicologiche delle 4 categorie umane.
EliminaL'ho intervistato:
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2012/07/deliziose-allodole-dalle-ali-di.html
Se vuoi, Wasp, posso darti la sua mail, affinché tu possa fare la sua conoscenza. Lui mette sempre anche il n. di cellulare in calce ai suoi scritti, che io ricevo essendo iscritto alla sua mailing list.
Quindi è molto disponibile.