martedì 28 maggio 2013

Un ex alunno mi scrive

   Buongiorno Roberto... sono un tuo ex alunno. Mi hai fatto da supplente in terza o quarta elementare. Volevo solo ringraziarti perchè ho conosciuto l'animalismo grazie a te. In realtà c'è stato un evento che ha per sempre cambiato la mia vita. Una mattina tu dissi a me ed alla mia compagna di "buttare il panino perchè contiene dei cadaveri". Bhè, quella semplice affermazione mi ha fatto porre molte domande già da bambino. Ho continuato per anni a cibarmi di cadaveri ma quella tua affermazione mi ha rimbalzato dentro tutta la vita. A 25 anni ho sentito il bisogno di aprire gli occhi. E da allora ho finito di tormentarmi. Ora sono libero, almeno in quella direzione e testimonio il mio essere agli altri. Mia mamma mi appoggiava anche all'epoca. Quando tutte le madri protestavano, la mia non mi disse che era falso il fatto che stavo mangiando un cadavere. Mi disse che era vero, di non pensarci. A suo modo ti comprendeva anche se le mancava il coraggio per agire. Il coraggio l'ho trovato tanti anni dopo, in modo naturale. Ecco, volevo ringraziarti infinitamente per questo.

Una testimonianza ancora viva nella mia mente. Pensa che invece, sempre nella stessa scuola, la maestra "ufficiale" un giorno ha avuto la splendida idea di portarci a "vedere come funziona la respirazione". Ha usato un polmone di un povero maiale. Veniva pompato con una pompa da bicicletta. Io ero il più sensibile di tutti i bambini, tantoché svenni dopo pochi minuti. Mi ricordo di essermi risvegliato lontano da quello schifo. Ricordo ancora l'odore lancinante e il suono della pompa.
Io ero a scuola a Flambruzzo. Ricordo ancora quando ci portavi nel parco vicino alla scuola e ti portavi il megafono. Lo stesso megafono che usai ai presidi molti anni dopo. Lì vicino alla scuola all'epoca c'era un tipo che avvelenava tutti i gatti, li rinchiudeva in una stanza e li massacrava. Credo che il bastardo sia ancora vivo e abita proprio dietro alla scuola.

Luca Durì

4 commenti:

  1. E' o no una soddisfazione?
    Essere pionieri dell'alimentazione sana è difficilissimo, te ne do atto, ma non ti riempie il cuore sapere che il messaggio, in un modo o nell'altro, arriva?
    So che siamo "circondati" .. ma una lettera del genere vale tutti gli sforzi fatti.. non mi rispondere che non basta, lo so... so anche però che i "neuroni specchio", l'"effetto scimmia", l'"empatia" e tanto altro non sono certo favole moderne, anche se c'è lo vogliorno far credere.
    Una buona giornata.

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    1. Una mia amica gattara su Facebook raccontava che suo figlio di due anni parla con i gatti. Pensa che si tratti di una questione genetica, cioè che sia stata lei, attraverso i cromosomi, a trasmettergli l'empatia con i felini.

      Io invece penso che si tratti di telepatia, cioè di un'unione con il figlio a livello esoterico, come se il cordone ombelicale astrale (non ridere) non si fosse ancora spezzato.

      Nel caso di Luca Durì, il merito è più di sua madre che mio. Io sono stato una meteora nella sua vita (ero insegnante supplente), mentre sua madre lo ha educato all'animalismo in modo continuativo e intenso emotivamente.

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  2. Questa è la testimonianza diretta che tu hai vinto nella vita, caro Roberto. Hai dato i tuoi frutti, nella scuola, fra gli amici, fra la gente. La "giustizia" ti ha spesso tartassato ma tu, giustamente cocciuto, hai proseguito e, certamente, con non poche difficoltà. Io spererei ancora nel proseguimento da parte tua di quel particolare e necessario percorso, ma forse è chiedere troppo. Mi auguro comunque che qualcun altro lo intraprenda, e non solo con le parole.
    Una tua fan

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    1. Grazie Elisa.

      Ora non faccio più l'insegnante da molti anni e non sono più in contatto diretto con le persone da educare al rispetto per gli animali.

      Ora sono un blogger e a volte penso che il Sistema mi abbia in qualche modo neutralizzato mettendomi a "sfogare" la verve missionaria nel recinto internettiano, dove accedono solo certe persone, già educate, e non quelle che avrebbero maggior bisogno di crescere spiritualmente, se mi concedi l'uso di questa forse eccessiva parola.

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