Nei
Paesi di credo buddista è diffusa la cosiddetta “merit release”. Questa triste
e crudele pratica consiste nella cattura di volatili di tutte le specie e
dimensioni dai loro habitat naturali al fine di venderli, davanti a templi e
monumenti, a religiosi e turisti desiderosi di migliorare il proprio karma
attraverso la loro liberazione.
Nell’attesa i
volatili restano imprigionati per giorni all’interno di anguste gabbiette
sporche e spesso senza cibo né acqua a disposizione. I volatili, abituati a
vivere in libertà e secondo i ritmi scanditi dalla natura, dopo il trauma della
cattura si ritrovano quindi a condividere uno spazio ristretto e affollato. Lo
stress, la malnutrizione e l’esposizione continua agli agenti atmosferici e al
sole cocente conducono molto spesso alla morte degli animali. La vendita degli
uccellini è affidata ad anziane donne che fanno leva sulla tradizione religiosa
del posto, per la quale ridare la libertà a un volatile corrisponde ad
alleggerire il proprio karma, allontanando il karma negativo. Naturalmente, le
precarie condizioni di detenzione indeboliscono a tal punto i volatili che,
anche se liberati, non sopravvivono.
Non colgo il nesso tra il buddhismo e la barbarie.
RispondiEliminaPer venire incontro a una superstizione come quella del karma, si catturano, si detengono in condizioni disumane e si vendono a turisti e monaci uccelli che non hanno nessuna colpa e che il Buddha avrebbe trattato con rispetto, a differenza dei suoi adoratori.
EliminaVa considerato, comunque, che i buddisti fanno anche di peggio.
Ma il Buddha ed il buddhismo cosa c'entrano con tutto ciò? Da chiarire che il buddhismo non è una religione ma bensì una filosofia.
RispondiEliminaAnche il mio parroco predicava:"Fate ciò che dico non quel che faccio".
L'uomo sembra un re Mida satanico; tutto quel che tocca diventa letame.
Sia nei paesi di religione cristiana, sia in quelli di filosofia buddista viene praticata l'uccellagione.
EliminaNe deduco che il cristianesimo e il buddismo non sono capaci di educare i propri fedeli.
Quindi non hanno ragione d'esistere e farebbero meglio a scomparire, specie se si pensa che a dividere e a far combattere le persone fra loro, invece, ci riescono benissimo.
Con i coltelli oltre che affettare il pane si potrebbe ammazzare, che facciamo?
RispondiEliminaGli eliminiamo?
E con il codice della strada che è quasi sempre disatteso come ci comportiamo?
Lo sopprimiamo?
L'elenco si potrebbe allungare fino alla nausea.
Sostanzialmente è l'uomo che non condivido, tutto il resto in se stesso sarebbe innocuo.
Cioè, secondo lei dovremmo tenere separata la teoria dalla prassi?
EliminaDovremmo assolvere buddismo e cristianesimo anche se buddisti e cristiani disattendono clamorosamente le dottrine in cui dicono di credere?
Ho qualche dubbio in proposito.
Quelli che si credono cristiani e non ottemperano gl'insegnamenti del Maestro sono semplicemente degli idioti, vale lo stesso per ogni altro "credente".
RispondiEliminaMa se lei va a scuola e non si applica cosa le succede?
E' forse una questione di credo o di fede?
Non voglio aver ragione a tutti i costi, ma quando qualche prete commette atti esecrabili, c'è sempre chi tira fuori la debolezza umana per giustificarlo.
EliminaLa Chiesa ci campa con queto pretesto, usandolo fin dalle sue origini, e i risultati sono una vergogna dietro l'altra.
Troppo comodo!
Non va bene così.
Non ho mai posto i preti "sull'altare", me ne guardo, e se sbagliano ci penserà il karma a pareggiare il conto, non certo io o lei o chicchessia.
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