Fonte:
Daniele Damele
“Era da tempo che desideravo venire a visitare i
prosciuttifici di San Daniele del Friuli, poi ho visto che Daniele Damele è
diventato commissario comunale e allora gli ho chiesto di organizzarmi una
visita. Ho così potuto apprezzare un importante realtà svolta da 31 imprese che
danno lavoro a molti addetti”: si è espresso così al termine della mattinata
trascorsa a San Daniele del Friuli l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno
Mazzocato, che, con i sacerdoti sandanielesi, il presidente e il direttore del
Consorzio del prosciutto di San Daniele, Vladimir Dukcevic e Mario Cicchetti,
il presidente della Cassa di risparmio FVG, Giuseppe Morandini, l’assessore
provinciale, Adriano Piuzzi, e altre persone ancora, lo ha visto protagonista
di una visita dapprima in un prosciuttificio di grandi dimensioni e, poi, in un
altro a conduzione familiare. L’arcivescovo si è dimostrato molto interessato a
produzione e trattamenti cui sono sottoposti i prosciutti, ma a più riprese, ha
voluto sottolineare “la valenza che dette imprese hanno anche in quanto
garantiscono lavoro a molte persone”. Da ultimo il presule ha ringraziato
Damele e tutti coloro i quali si sono adoperati così alacremente per
garantirgli “ore di apprendimento”, evidenziando “il coinvolgimento lodevole di
chi pensa a lavorare con passione e impegno”.
Allestendo i forni crematori si potrebbero creare molti "posti di lavoro", perché non farlo?
RispondiEliminaPerché noi dissenzienti saremmo i primi ad usufruirne. Meglio non far loro venire cattive idee.
EliminaE i posti di lavoro?
RispondiEliminaNon credo che se ne creino poi molti.
EliminaCeronetti disse che una volta eravamo noi dissenzienti ad essere gettati sui roghi, oggi sono i roghi che si gettano direttamente su di noi, dissenzienti o non dissenzienti.
A schiacciare il pulsante della bomba atomica basta una persona, cioè un solo posto di lavoro.