giovedì 6 febbraio 2014

La burocrazia chiude un occhio

 

Milano apre le porte dei dormitori pubblici ai clochard e ai loro amici a quattro zampe. Per la prima volta la giunta milanese si dimostra sensibile nei confronti dei piccoli quadrupedi, spesso al fianco di chi non possiede più una casa. Un segno importante che apre le danze nei confronti di una rinnovata accoglienza e una maggiore sensibilità.
Molti i clochard che vivono per strada e che vivono una vita difficile, alleviata solo dalla presenza di un amico a quattro zampe. E spesso molti di loro si sono visti costretti a rifiutare un letto nei dormitori comunali, perché vietati ai loro cani. Ma finalmente ora potranno trovare rifugio insieme per la notte. L’iniziativa ha visto in prima linea anche Bologna, con cucce apposite per i cani dei senza fissa dimora.
Il progetto, ribattezzato Piano Freddo, sarà in vigore fino al 31 marzo. Vedrà la collaborazione del Comune, dei dormitori pubblici sparsi per la città, associazioni di volontari e cittadini e dell’assessorato alle Politiche Sociali pronto a stilare un regolamento speciale per tutte le strutture che accoglieranno i senzatetto.

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