lunedì 3 agosto 2015

Anche in Sudafrica l'integrazione è un'utopia



Un ragazzo dodicenne bianco è stato affogato in una vasca di acqua bollente da ladri neri che hanno violentato la madre prima di uccidere entrambi i genitori durante una rapina in villa. Tre neri hanno fatto irruzione nella casa della famiglia a Walkerville, Johannesburg, dove hanno assalito e ucciso Tony Viana, 53 anni, e brutalmente violentata e uccisa sua moglie Geraldine. Hanno poi legato e imbavagliato il ragazzo singhiozzante, Amaro, e lo hanno immerso in un bagno di acqua bollente per annegarlo, perché sarebbe stato in grado di identificarli. Il giardiniere della famiglia, Patrick Petrus Radebe, 24 anni, e il figlio della loro domestica, Sipho Mbele, 21, sono stati dichiarati colpevoli di tre omicidi e di stupro, ha riferito il Telegraph. David Motaung, 20 anni, si è dichiarato colpevole. 

 
Secondo l'imputato, "noi abbiamo ripetutamente violentato Geraldine Viana." Per Sipho Mbele è stata la sua prima violenza sessuale, mentre Petrus Radebe teneva i piedi sul viso della donna. Successivamente è toccato a Radebe di violentarla. Il cane della famiglia abbaiò a lungo durante il furto con scasso, finché non è stato ucciso sventrandolo. I tre rei, quando hanno lasciato il tribunale, sono tornati nelle loro celle ridendo, secondo il quotidiano Beeld. Sicome la pena di morte è stata abolita in Sud Africa, probabilmente avranno lunghe pene detentive, ma potrebbero essere fuori sulla parola entro cinque-dieci anni. Fino ad oggi, ci sono stati più di 70.000 bianchi sudafricani assassinati, in questo che si può definire un vero genocidio non dichiarato dalla fine dell'apartheid.

1 commento:

  1. volete un'altra prova che l'u-mano negretto bianchetto rossetto o gialletto è uno schezo della natura? Questa è la prova provata...e poi dicono degli squali !
    Che uno tsunami ci si porti via tutti ! Colpevoli ed innocenti...che stanno a guardare e che quindi tanto innocenti NON siamo !
    Monia

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