Siena.
“Autorizzare la manifestazione contro il Palio di Siena il 16
agosto è come autorizzare la manifestazione di monarchici nel giorno
della Festa della Repubblica, è un errore”. A dirlo Stefano
Scaramelli, Consigliere regionale di Siena, che definisce “un
errore il sì alla manifestazione degli animalisti nel giorno del
Palio”. “Il Palio è – continua Scaramelli – cultura,
identità, storia, coesione sociale, simbolo di Siena, della Toscana
e dell’Italia, inesplicabile filo che lega il presente al passato
tenendo sempre lo sguardo fisso sul futuro. Valori che anche la
Regione Toscana riconosce e che, da ultimo, ha sancito votando
all’unanimità la candidatura a diventare Patrimonio Mondiale
dell’Unesco. Un atto che dimostra, una volta in più, l’importanza
dei valori del Palio.
In questi valori giace, forse unico esempio nel
mondo, un’unione capace di nascere dal conflitto. A Siena il Palio
non è solo carriera, è contrade, è festa, è passione, è calore,
è gioia e dolore, è anima. La manifestazione andava vietata perché
autorizzarla nel giorno del Palio significa rinnegare questi valori e
dare corpo ai radicalismi. Il diritto a manifestare è inviolabile,
ma attenzione agli approcci strumentali che fanno fuori la coesione
sociale. Sì alle manifestazioni e ai manifestanti, ma chi vuole
manifestare lo faccia nei 363 giorni dell’anno, esclusi il 2 luglio
e il 16 agosto. Non solo è ingiusto e non corretto, è illegittimo,
forse, anche contrario ai principi costituzionali. Siena è il
Palio e il Palio è tutto per Siena. Serve il coraggio di revocare
l’autorizzazione”.
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