Fonte: L'ultima ribattuta
Ormai è tutto chiaro:
dopo l’ingresso del finanziere in Igd, fondo di gestione
immobiliare controllato dalla Lega delle Cooperative (riconducibile
alla sinistra), Soros ora sovvenziona l’assistenza legale di tre
donne romene mendicanti identificate a Firenze. Come ha notato qualche
tempo fa Gad
Lerner “il re della
speculazione internazionale diventa terzo azionista di un fondo delle
Coop ‘rosse’” e così senza perdere tempo si mette a completa
disposizione della globalizzazione delle persone, assieme a quella
delle merci. Infatti, le tre romene identificate nella
città governata dal renziano Dario Nardella saranno
assistite ‘pro bono’ da tre avvocati, Alessandro Simoni, Eleonora
Innocenti e Giacomo Pailli. Parte del loro lavoro sarà seguito dalla
dalla Open Society Institute, e le “spese vive” saranno a carico
dell’European Roma Rights Center, entrambe fondazioni sostenute da
George Soros.
Tutto è nato dal
sospetto di identificazione e di successiva schedatura nei confronti delle
mendicanti. Per carità! Se c’era il timore che in Italia almeno
una città stesse riuscendo a combattere la piaga della
clandestinità, dell’illegalità, dei campi nomadi abusivi e,
perché no, anche dei roghi tossici (che tanto bene alla salute non
fanno) il vecchio miliardario statunitense pensa bene di ficcare il
naso con le sue fondazioni a difendere queste mendicanti, già
protagoniste di diversi verbali della polizia municipale toscana. “Da sempre queste
fondazioni si impegnano contro le discriminazioni, in questo caso
anti-gitani”, ha sottolineato Pailli. Al processo dunque sarà
chiesta “la conferma dell’esistenza di questo database, per
vedere effettivamente in cosa consiste e poi eventualmente la sua
distruzione”. Tutto chiaro quindi: a
sostenere l’immigrazione forzata ed i reati ad essa collegati sono
rimasti solo i miliardari alla Soros. Gli italiani si mettano l’anima
in pace.
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