domenica 16 agosto 2015

Il vizio d'interferire nella vita della gente



Ormai è tutto chiaro: dopo l’ingresso del finanziere in Igd, fondo di gestione immobiliare controllato dalla Lega delle Cooperative (riconducibile alla sinistra), Soros ora sovvenziona l’assistenza legale di tre donne romene mendicanti identificate a Firenze. Come ha notato qualche tempo fa Gad Lerner “il re della speculazione internazionale diventa terzo azionista di un fondo delle Coop ‘rosse’” e così senza perdere tempo si mette a completa disposizione della globalizzazione delle persone, assieme a quella delle merci. Infatti, le tre romene identificate nella città governata dal renziano Dario Nardella saranno assistite ‘pro bono’ da tre avvocati, Alessandro Simoni, Eleonora Innocenti e Giacomo Pailli. Parte del loro lavoro sarà seguito dalla dalla Open Society Institute, e le “spese vive” saranno a carico dell’European Roma Rights Center, entrambe fondazioni sostenute da George Soros.

 
Tutto è nato dal sospetto di identificazione e di successiva schedatura nei confronti delle mendicanti. Per carità! Se c’era il timore che in Italia almeno una città stesse riuscendo a combattere la piaga della clandestinità, dell’illegalità, dei campi nomadi abusivi e, perché no, anche dei roghi tossici (che tanto bene alla salute non fanno) il vecchio miliardario statunitense pensa bene di ficcare il naso con le sue fondazioni a difendere queste mendicanti, già protagoniste di diversi verbali della polizia municipale toscana.Da sempre queste fondazioni si impegnano contro le discriminazioni, in questo caso anti-gitani”, ha sottolineato Pailli. Al processo dunque sarà chiesta “la conferma dell’esistenza di questo database, per vedere effettivamente in cosa consiste e poi eventualmente la sua distruzione”. Tutto chiaro quindi: a sostenere l’immigrazione forzata ed i reati ad essa collegati sono rimasti solo i miliardari alla Soros. Gli italiani si mettano l’anima in pace.

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