Fonte: Il Giornale
Migranti?
Sì grazie, ma solo
cristiani. È questa la
singolare soluzione prospettata dalla Slovacchia per fare fronte
all'emergenza immigrazione che, lentamente, sta raggiungendo anche
l'Europa centrale. Il governo del piccolo Stato mitteleuropeo,
guidato dal socialista Robert Fico, ha infatti comunicato all'Unione
Europea la propria disponibilità ad accogliere alcuni richiedenti
asilo siriani, sia pure in numero limitato: appena duecento migranti.
Ma c'è una condizione: a Bratislava avrebbero accettato solo a patto
che tutti i nuovi arrivati fossero rigorosamente cristiani. Parlando
con The
Wall Street Journal, un
portavoce del ministero degli Interni slovacco ha spiegato: "In
Slovacchia non abbiamo
moschee e pertanto vogliamo poter scegliere solo migranti cristiani."
La Slovacchia sino ad
ora non è stata investita in modo massiccio dall'emergenza
immigrazione, sia per la posizione geografica non immediatamente
confinante con Paesi esterni alla Ue, se si esclude la breve
frontiera con l'Ucraina, sia per la presenza di altre nazioni
economicamente più attrattive. Eppure nelle vicine Austria
e Ungheria
la situazione è assai diversa, con migliaia di migranti -
provenienti soprattutto da Medio Oriente ed Asia Centrale - che da
mesi tentano
con ogni mezzo di penetrare nel territorio dell'Unione. In
Austria in particolare, solo quest'anno sono
previsti 80mila arrivi. Questa situazione ha
spinto Bruxelles a sollecitare a più riprese l'intervento slovacco
per ripartire più equamente il carico dell'accoglienza. Le risposte,
però, sono sempre state evasive. Almeno sino ad ora.
Adesso che il dado
sembra tratto, il premier Fico getta la maschera: "La Slovacchia
è un Paese cristiano, non possiamo tollerare l'invasione di
300.000-400.000 musulmani
che vorrebbero riempirci di moschee e cambiare la natura, la cultura
e i valori nazionali." Fonti della Commissione Ue hanno
replicato alle esternazioni del premier slovacco criticandone lo
spirito: "Agiamo nello spirito dei Trattati Ue che impediscono
qualsiasi forma di discriminazione". Come riporta il
Washington
Post, l'anno scorso la
Slovacchia ha concesso l'asilo
politico a quattordici
richiedenti; nel Paese, la popolazione islamica rappresenta appena lo
0,2% del totale.
[Articolo segnalato da
Francesco Spizzirri]
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