Fonte: Piove Governo Ladro
CHIOGGIA – Lavorava
il ferro. Ed era bravo. Due anni fa la mazzata della crisi. E quella
condizione da disoccupato
che non è riuscito a
scrollarsi di dosso. A fine luglio la decisione di abbandonare la
casa della famiglia del fratello e di mettersi a fare la vita di
strada. «Nessuno ti manda via. Quel poco che c’è lo dividiamo,
non ti preoccupare. E ricordati che puoi tornare quando vuoi», è
stato il saluto dei parenti. Ieri la tragica
scoperta, Sandro
Mattiazzi, detto “Puci”, nato e cresciuto a Chioggia, 51 anni
compiuti lo scorso 9 giugno, è stato trovato cadavere
all’interno di un
edificio abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria, l’ex
dormitorio. Una sorta di rifugio dei disperati, punto di ritrovo di
senzatetto, clandestini, tossicodipendenti. A dare l’allarme
verso le due del pomeriggio un ciclista che segnalava un odore
nauseabondo provenire proprio da quel fabbricato. La macabra
conferma quando i vigili
del distaccamento cittadino sono entrati: hanno dovuto abbattere uno
degli ingressi murati allo scopo di impedire l’intrusione di
estranei, e indossare le bombole di ossigeno. Impossibile respirare
in quell’ambiente chiuso, senza aria e senza luce, ammorbato dal
fetore di morte. L’ipotesi
iniziale è che si trattasse di un extracomunitario, di un
clandestino.
Difficile pensare che il disagio sociale e la povertà possano
uccidere un italiano, di più uno del posto, un chioggiotto.
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