Fonte: Infiltrato
La
questione Eurogendfor è stata lungamente dibattuta e c’era persino
chi la vedeva come un affare da complottisti. E invece è tutto vero
ed ora c’è anche l’ufficialità da parte dell’Arma dei
Carabinieri: ecco
il comunicato. Tra gli strumenti di gestione delle crisi a
disposizione delle Organizzazioni Internazionali, ha assunto un ruolo
di rilievo la Forza
di Gendarmeria Europea (EGF) che si è imposta come efficace
mezzo di intervento in grado di operare anche in scenari altamente
destabilizzati. L’idea di creare una struttura composta da forze di
polizia ad ordinamento militare, da far intervenire in aree di crisi,
sotto egida NATO, ONU, UE ovvero coalizioni ad hoc, fu lanciata nel
corso della riunione informale dei Ministri della Difesa dell’UE,
tenutasi a Roma l’8 ottobre 2003.
In quell'occasione i ministri della Difesa francese ed italiano, (M.me Michéle Alliot e l’On. Prof. Antonio MARTINO) convennero sulla necessità di
un tale strumento in grado di inserirsi in uno specifico segmento
delle Operazioni di Supporto alla Pace (PSO), per lo svolgimento di
attività di polizia, in sostituzione o in affiancamento alle forze
di polizia locali, collassate ovvero in grado di adempiere solo
parzialmente ai loro compiti. Fu così costituito un
tavolo tecnico per la predisposizione di una Dichiarazione di Intenti
concordata tra i rappresentati delle Forze di Polizia ad ordinamento
militare dell’Unione Europea (Arma dei Carabinieri, Gendarmeria
Nazionale francese, Guardia Civil spagnola, Guarda Nacional
Republicana (GNR) portoghese e la Marechaussée olandese) e firmata
il 17 settembre 2004 a Noordwijk (Olanda) a margine della riunione
informale dei Ministri della Difesa dell’UE.
La citata
Dichiarazione è stata poi recepita in un trattato internazionale
siglato il 18 ottobre 2007 in Olanda e tuttora soggetto al processo
di ratifica parlamentare (Italia, Olanda, Spagna e Portogallo hanno
già completato il processo di ratifica del Trattato. Solo la Francia
non ha ancora finalizzato il relativo iter). In particolare, lo Stato
Maggiore (SM) dell’EGF prevede un totale di 36 posizioni, equamente
ripartite tra l’Arma dei Carabinieri, la Gendarmeria Nazionale
francese, la Guardia Civil spagnola, la Guarda Nacional Republicana
portoghese, la Marechaussée olandese che attualmente ricopre anche
la carica di Comandante del Permanent Headquarters (PHQ) di Vicenza e
la Gendarmeria romena (divenuta membro EGF dal mese di dicembre
2008).
Il citato PHQ
dell’EGF, la cui sede è presso la Caserma “Chinotto”, ove è
situato anche il Centro
di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) si pone come
Comando deputato anche alla pianificazione delle future operazioni di
Polizia. Tale soluzione, peraltro, consente in fase di condotta di
poter disporre di un Quartier Generale posizionato fuori Teatro in
grado di interfacciarsi con le Autorità politiche responsabili della
missione nonché di dirigere e controllare le operazioni sul terreno. L’EGF può, in
ragione della flessibilità della struttura, essere posta
indifferentemente a disposizione di Autorità militari o civili. La
presidenza del CIMIN (Comitato Interministeriale di Alto Livello),
organo deputato al coordinamento politico-militare dell’EGF, è
stata detenuta, per tutto il 2010, dall’Italia. Nel 2011 dalla
Spagna e dal 2012 dal Portogallo. Il crescente interesse per la neo
costituita Forza è stato accompagnato dalla richiesta di Romania,
Turchia, Polonia e Lituania di aderire all’EGF in qualità di
membri, osservatori e partner.
La valutazione
sull’apertura a nuovi Paesi è subordinata comunque al possesso di
un requisito tecnico, essere una forza di polizia ad ordinamento
militare, e di un requisito politico, essere Paese membro ovvero
candidato all’ingresso nell’Unione Europea. Le visite ricognitive
condotte nei citati Paesi hanno consentito di riconoscere alla
Romania (Gendarmeria romena) lo status di membro effettivo (Riunione
CIMIN del 18 dicembre 2008) al pari di Italia, Francia, Spagna,
Portogallo ed Olanda; alla Turchia (Jandarma) lo status di
osservatore, alla Polonia (Gendarmeria Militare Polacca) e alla
Lituania (Public Security Service) quello di partner. Per ciò che
concerne il primo impiego operativo dell’EGF, il CIMIN (19 luglio
2007) ha deciso la partecipazione della forza all’operazione
militare “EUFOR ALTHEA” in Bosnia Erzegovina nell’ambito
dell’Unità Integrata di Polizia (IPU) già a guida Arma, di
Sarajevo.
L’impiego operativo
di EGF si è concluso il 31 ottobre 2010. L’Arma dei Carabinieri, è
stato il maggior contributore garantendo anche il supporto logistico
mettendo a disposizione la base di Butmir 2. Dall’8 dicembre 2009
la EGF è ufficialmente impiegata anche in Afghanistan, all’interno
della missione ISAF e addestrativa dell’Alleanza Atlantica (NATO
Training Mission – Afghanistan, NTM-A) per la formazione,
l’addestramento e il mentoring delle forze di polizia afgane. L’8
febbraio 2010 il CIMIN ha, inoltre, approvato il coinvolgimento di
EGF nell’ambito della missione MINUSTAH in Haiti, ove ha operato
con una Formed Police Unit (FPU) italiana (di 120 Carabinieri), una
francese (di 147 Gendarmi) e uno Special Weapons And Tactics (SWAT)
Platoon spagnolo (23 u. Guardia Civil). La missione si è conclusa il
31 dicembre 2010.
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