Una cassandra di nome Brigitte

Testo di Piero Sciacca

BRIGITTE BARDOT, BELLEZZA E MITO DEGLI ANNI 60, DI UNA FRANCIA CHE STA SCOMPARENDO ALL'OMBRA DELLA "MEZZALUNA ISLAMICA”. Continua il nostro viaggio in questa martoriata e sfigurata Europa. Parlando della Francia, ci piace conservare di questa terra un'immagine genuina, ancora dolcemente francese, di una bellezza che ricorda colori e profumi raffinati, come i campi di Lavanda della Provenza e la bellezza sensuale delle sue donne, in una Parigi di raffinati salotti e di caratteristici locali, ritrovi di artisti e intellettuali. Ma purtroppo solo un'idea, un'immagine, di una Francia che non esiste più, brutalmente violata da una massiccia immigrazione extraeuropea nord-africana. Nell'anno 2000 Brigitte Bardot, l'ultimo emblema di questa Francia spensierata e vitale, è stata condannata per il suo libro "La carrè de Pluton", dove in un brano del libro senza peli sulla lingua denuncia la tragica realtà francese in cui si costruiscono più moschee che chiese e soprattutto si praticano rituali barbari quale quello dello scannamento degli animali denominato "Az-Zàbh", che consiste nell'uso barbaro dello sgozzamento dell'animale che muore per dissanguamento, preceduto dal grido di "Allah akbar", ovvero Allah è grande.

Un rituale che come tutta la Sharia, ovvero la legge sacra islamica, ha origini medioevali e che in particolare per la festa islamica di "aid el kebir" assume l'aspetto di un massacro di massa, tramite sempre sgozzamento, di migliaia di montoni. Ebbene, per avere denunciato tutto questo, per aver espresso il proprio disagio, sdegno e disappunto per l'avanzata di un mondo come quello islamico che non solo non ci appartiene minimamente, ma che per di più calpesta e viola ogni nostra concezione etica e culturale, Brigitte Bardot è stata condannata nell'anno 2000 per istigazione all'odio e alla violenza razziale. 

Oggi, che da questa condanna sono passati 14 anni, la Francia continua verso il suo suo declino, dove periodicamente, puntualmente, i nuovi "francesi" di origine nord-africana e di fede musulmana mettono a ferro e fuoco intere città, spingendosi dalle loro periferiche "Banlieus" fino al centro di Parigi, con raid che distruggono ogni cosa che incontrano, con la polizia che nel centro della capitale francese riesce a stento a contenerli. Contenimento e controllo del territorio che, al contrario, non esiste nelle "Banlieus", ormai terra di nessuno, terra di stupri, violenze, spaccio e criminalità di ogni tipo. Ma naturalmente per questi signori armati di mazze e coltelli non è prevista alcuna legge per l'istigazione all'odio e alla violenza. Oggi la Francia è il paese europeo con più immigrati, nella stragrande maggioranza musulmani, con un crescendo di musulmani praticanti orientati verso l'oltranzismo salafita, wahabita e jihadista .....esattamente tutto il politicamente corretto e democratico con cui ci hanno riempito la testa i moderni e moderati partiti di questo morente occidente europeo.