Testo di Stefano Di Silvestri
Questo Governo non si
può tollerare più, si sta svendendo l'Italia per pagare un debito
alla Banca Centrale Europea che tutti, consapevolmente, sanno che non
si può azzerare, perché si pagano interessi sopra interessi, ma che
si accetta supinamente. Intanto la corruzione e l'evasione fiscale
continuano ad essere lo sport nazionale degli italiani che detengono
il potere economico favoriti da leggi che una classe politica,
privilegiata e collusa, non cambia.
Senza parlare della criminalità
organizzata entrata oramai, a pieno titolo, nelle amministrazioni
pubbliche. Le lobby delle multinazionali del petrolio, della chimica,
dei farmaci, delle assicurazioni, delle banche, del gioco d'azzardo e
chi più ne ha più ne metta, si fanno le leggi che poi vengono
presentate ed approvate puntualmente dal Governo in carica. I giovani
sono costretti ad emigrare e i posti di lavoro scompaiono. La colpa
di tutto questo viene data ad una crisi che è stata creata ad arte e
che non si vuole superare per poter ancora spremere i cittadini con
tasse e accise e potergli togliere quei pochi diritti, ancora
rimasti, che sono stati conquistati, nel tempo, con lotte e
sacrifici. La classe politica che doveva essere rottamata, non è
stata rinnovata, tutti quelli che hanno compiuto il disastro sono
stati riciclati e i nuovi dirigenti e governanti sono ai posti di
comando solo perché fedeli, ubbidienti e servili amici, per di più,
in massima parte, incompetenti. Se gli italiani continueranno
ostinatamente a non cambiare questa classe dirigente che da trenta
anni, alternandosi, ci sta governando, l'Italia sarà una nazione,
sicuramente, destinata al fallimento, Grecia docet.
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