mercoledì 4 maggio 2016

Vezzeggiati, coccolati, riveriti


Fonte: Notixweb

Alla mensa frequentata dai profughi di Reggio Emilia, dopo la protesta dei richiedenti asilo, si pensa a uno chef specializzato in piatti africani e pachistani. Il ristorante “Il locomotore” – riporta il Carlino Reggio – ha cambiato il proprio menù per venire incontro alle rimostranze dei profughi, che mercoledì scorso avevano vivacemente protestato contro la qualità delle pietanze nella sede della Questura di Reggio Emilia. E così, per spegnere le polemiche, la cooperativa Dimora d’Abramo, che si occupa dell’accoglienza dei profughi, cerca di soddisfare le loro esigenze.

 
Siamo sicuri della bontà del nostro menu – ha spiegato al Resto del Carlino Paolo Masetti, uno dei responsabili del punto ristoro – e soprattutto della varietà che offriamo, con molta attenzione verso le loro esigenze e il loro credo religioso. Però siamo disponibili a cambiare qualcosa se necessario. Stiamo valutando coi responsabili della Dimora di inserire nel menu, una volta a settimana, un piatto unico come piace a loro. E stiamo pure parlando con uno chef che ben conosce i piatti pachistani e africani. Se sarà possibile sarà direttamente lui a prepararli. Il nostro sforzo è davvero massimo”.

La Lega Nord si è subito fatta sentire. “È uno schiaffo a tutti i cittadini reggiani che devono affrontare la crisi in silenzio dato che lo stato italiano per loro non prevede nulla. Persone che in teoria scappano dalla guerra non dovrebbero avere di questi problemi, anzi, dovrebbero ringraziare il Paese che li ospita”, ha commentato il commissario della Lega Nord reggiana, Matteo Melato. E anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha scritto un post caustico su Facebook: “INCREDIBILE a Reggio Emilia. Dopo aver protestato in Questura per la qualità del cibo, ai PRESUNTI PROFUGHI ospiti della Coop Dimora d’Abramo è stato assegnato uno CHEF, specializzato in piatti africani e pachistani. Cioè, questi fanno casino e invece di espellerli gli mandano il cuoco!?! Con tanti italiani che crepano di fame… Vergogna!”.

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