Fonte: Il Gazzettino
UDINE - Addio conteggi
manuali dei migranti o sistemi fai da te per registrare le presenze.
Udine si prepara a fare da apripista per un contaprofughi
sofisticato, figlio delle moderne tecnologie. Il banco di prova
sarà proprio la caserma Cavarzerani, visto che, come annuncia
il prefetto di Udine Vittorio Zappalorto, «nel nuovo bando
per il centro di accoglienza, inseriremo anche che il futuro gestore
dovrà avvalersi di un sistema di rilevazione elettronica delle
presenze, in modo che non ci possano essere errori sull'entità dei
migranti nella caserma». Ma l'idea non è di oggi. «La
Croce rossa - spiega il prefetto - ha già un sistema di rilevazione
delle presenze informatizzato. Noi circa un anno fa avevamo lavorato
con l'Università di Udine per mettere a punto un sistema
ancor più sofisticato». Ma, per la privacy, niente dati
biometrici. «Il Garante non vuole che si utilizzino le
impronte digitali o la scansione dell'iride. Stavamo studiando un
sistema che non utilizzasse dati biometrici. Il progetto dell'ateneo
incrociava le presenze all'ingresso della Cavarzerani con un codice a
barre che rilevava la presenza dei profughi attraverso il
braccialetto di plastica che ciascuno di loro deve sempre tenere
addosso». Un sistema anche economico, visto che «sarebbe costato
pochi centesimi: neanche un euro a braccialetto». Un'idea
che Zappalorto ha presentato al ministero. Ma, da Roma, è arrivato
lo stop.
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