Testo di Paolo Sensini
L'utilizzo del denaro
contante, ovvero gli ultimi centimetri di pseudo libertà che ancora
rimangono, è per taluni imbonitori televisivi il maggiore
responsabile dei mali della società. Chi lo dice? Milena Gabanelli,
l'eroina del giornalismo d'inchista della tv di Stato ora passata a
libro paga del Corriere della Sera. Sempre governativa, Milena, la
santa paladina degli "italiani senza voce". È lei stessa a
sostenere che la "grande evasione fiscale non passa per il
contante", ma nonostante ciò - insiste Gabanelli - è "di
fondamentale importanza che comunque sia abolito e tutto venga
tracciato". A quel punto la sottomissione dei cittadini al duo
Stato-Banche sarà completa, con buona pace dei cantori delle libertà
immaginarie propagandate da ciarlatani catodici. La strada
dell'inferno è sempre lastricata di buone intenzioni, recitava uno
che se n'intendeva. Perché di questo si tratta: la riduzione dei
cittadini a schiavi sorvegliati - e puniti - in ogni aspetto della
loro vita.
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