martedì 16 gennaio 2018

In lapsus veritas



Lombardia, Fontana: "Migranti, razza bianca a rischio" Poi il chiarimento: "Qui pro quo". Gori: "Loro parlano di forconi, noi di lavoro. Scegliete voi..." La "razza bianca", la "nostra società" rischiano di essere "cancellate" dal fenomeno dell'immigrazione non controllata. Ne è convinto il candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Attilio Fontana. In un'intervista trasmessa ieri mattina da 'Radio Padania', l'ex sindaco di Varese ha usato espressioni dure e nette, che faranno discutere.


Fontana: "Noi non possiamo accettare tutti" gli immigrati "perché, se dovessimo accettarli tutti, vorrebbe dire che non ci saremmo più noi come realtà sociale, come realtà etnica", ha sostenuto. "Perché - ha proseguito - loro sono molti più di noi, più determinati nell'occupare questo territorio di noi. Noi, di fronte a queste affermazioni, dobbiamo ribellarci, non possiamo accettarle: qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, qui è questione di essere logici, razionali. Noi non possiamo, perché tutti non ci stiamo. Quindi, dobbiamo fare delle scelte: decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società deve continuare a esistere o la nostra società deve essere cancellata: è una scelta". 



Affermazioni che hanno scatenato la polemica e portato lo stesso Attilio Fontana ad un chiarimento. L'esponente del Carroccio spiega di aver usato "per errore" il termine "razza bianca" a rischio con fenomeni di immigrazione non controllata. "Si è trattato di un 'qui pro quo': intendevo parlare della nostra società", ha spiegato il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia ai suoi collaboratori, come confermato dal portavoce, Max Ferrari.


"Campagna elettorale: c'è chi parla di forconi e razza bianca. Noi parliamo di formazione, lavoro, crescita, Europa. Scegliete voi. Fare Meglio si deve, senza isterismi e demagogia". Così il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia, Giorgio Gori, ha commentato, su Facebook, l'intervista a Fontana. Critiche a Fontana sono giunte in queste ore anche dal ministro Pd Maurizio Martina, dal candidato governatore di Regione Lombardia dei Cinque Stelle Dario Violi, dal sindaco di Milano Beppe Sala.


"Conosco Attilio Fontana da tempo, è una persona seria e moderata, non un razzista. Si è trattato di una frase infelice della quale si è già scusato". Così la coordinatrice lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini, ha commentato le dichiarazioni del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia. "Credo che un tema delicato come quello dell'immigrazione - ha proseguito Gelmini, al suo arrivo a un incontro organizzato dall'associazione 'Noi delle partite Iva' - debba essere affrontato con serietà e mi limito a osservare che la sinistra non fa altro che copiare a parole le proposte del centrodestra, come la riduzione degli sbarchi e l'aiuto nei Paesi di origine e l'affermazione della legalità. Peccato che poi non riesca a concretizzare questi obiettivi". "Credo che il candidato Fontana si sia già scusato - ha concluso Gelmini - rispetto a quella che è sicuramente una affermazione infelice, ma anche che non debba essere crocifisso per questo".

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