domenica 29 luglio 2018

Cosa ne pensano gli animalisti antirazzisti?


Fonte: Il Giornale


Lo ha scuoiato, sezionato e infine arrostito. L'intenzione? Banchettare con il povero cagnolino appena grigliato. La macabra storia arriva dal Centro di accoglienza per migranti di Briatico, a Vibo Valentia, in Calabria. Qui i Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti dopo la segnalazione di una volontaria di un'associazione animalista che ha assistito alla scena di un giovane nigeriano 29enne intento ad arrostire un cane. E.M., classe '88, secondo il Quotidiano del Sud sarebbe dedito a queste pratiche. Il giovane, di fronte alle domande dei militari dell'Arma arrivati al centro migranti, ha negato di aver ucciso volontariamente l'animale. Lo avrebbe trovato morto ai bordi della strada e così avrebbe deciso di scottarlo alla brace, visto che si tratta di un piatto molto apprezzato in Nigeria. La giovane attivista animalista, invece, sarebbe una dipendente del centro di accoglienza di Briatico. Sul posto si sono fiondati i carabinieri e un veterinario dell'Asp, sconcertato di fronte a quanto visto.


L'uomo ha affermato di non essere a conoscenza del fatto che in Italia è reato cibarsi con cani e gatti dopo averli uccisi, cosa strana nel suo Paese dove è normale abitudine banchettare con Fuffi o Micio Micio. Secondo quanto scrive il Quotidiano del Sud, dopo i fatti il nigeriano sarebbe stato trasferito nel Cas per migranti di Nicotera, "allocato nel centralissimo Hotel Miragolfo". Dove si spera non ripeta di nuovo il barbecue coi cani.

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