domenica 22 luglio 2018

La solidarietà, in certi casi, è reato



Francesca Peirotti, attivista 31enne di Madonna dell’Olmo, frazione di Cuneo, è stata condannata a sei mesi di reclusione con condanna sospesa dalla corte di Aix-en-Provence, in Francia: è accusata di aver tentato di portare illegalmente otto migranti (tra i quali un bambino) da Ventimiglia oltre il confine francese di Mentone. I fatti risalgono al 2016: la 31enne era alla guida di un furgone con il logo della Croce Rossa.


L’associazione «Nice Habitat and Citizenship»
Peirotti è membro dell’associazione «Nice Habitat&Citizenship»: a maggio le era già stata inflitta una multa di 1000 euro dal Tribunale penale di Nizza. Dopo l’appello, giovedì 19 luglio, la sua condanna è stata aumentata a sei mesi di carcere. Il suo avvocato, riferisce Nice Matin, farà appello in Cassazione, come già accaduto per Cedric Herrou, noto attivista della valle Roya.

Arrestata nel 2016
Francesca, laureata in Economia con tanto di master, era stata arrestata l’8 novembre 2016 sulla A8, all’altezza di Mentone. Guidava un furgoncino bianco. A bordo c’erano sette giovani eritrei e un cittadino del Ciad. Una pattuglia mista di poliziotti italiani e francesi la seguiva da Ventimiglia, dove aveva fatto salire i migranti. L’attivista Herrou se l’è cavata con una multa. Con lei il procuratore invece è stato più severo, chiedendo otto mesi di reclusione e due anni di interdizione dal territorio francese.

«Non posso accettare questa sentenza»
«Una brutta notizia, ma io sto bene - dice Francesca al portale targatocn.it - Già non avevo accettato la multa, in primo grado, di 1000 euro, e ovviamente non posso accettare questa seconda sentenza. Il mio avvocato mi ha già detto che arriveremo alla Corte di Giustizia Europea. Non ci fermiamo: la solidarietà non può essere un reato».

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