Testo di Giovanni Deledda
La maglietta rossa mettetevela quando i vostri figli dopo anni di studio e sacrifici se ne vanno all'estero per lavorare. Quando una donna sola con 3 figli va a lavare scale per 400 € al mese. Mettetevi la maglia rossa quando vedete i vostri anziani genitori piangere perché dopo una vita di lavoro, per allevare indegni come voi, si ritrovano con 250 € di pensione. Mettetela quando a una madre le stuprano la figlia e gliela restituiscono a pezzi in una valigia. Non un cenno di indignazione, non una parola, non una manifestazione di protesta. Mettetela quando una coppia di giovani ragazzi vengono aggrediti, violentati e derubati. Oh, pardon! Non erano i vostri figli. Mettetela, la maglietta rossa, quando ad un invalido dopo 5 anni tolgono la pensione perché la malattia non lo ha ucciso e può tornare a lavorare. Anzi un consiglio: toglietevi la maglietta e mettetevi la maschera di pagliacci di cui siete degni! Vi hanno rubato la vita e la dignità e fate ancora teatrini indegni. Vi siete scandalizzati per anni per il contrabbando di tabacchi e per favorire il contrabbando di carne umana legalizzato scendete in campo. E poi, se siete così umani, dite alle vostre mogli di cucinare per tutti gli extracomunitari, ché alla Caritas i piatti non bastano nemmeno per gli Italiani. Non siete vittime, siete complici di uno Stato ingrato al suo stesso popolo!
Viva l'Italia e il popolo Italiano.
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