Comincio a pensare al cristianesimo come a un cancro, il cancro del potere che perpetua se stesso. Se c’è una cosa che i testimoni di Geova mi hanno insegnato è che Babilonia la Grande, la meretrice che cavalca la Bestia nell’Apocalisse di Giovanni, è la Chiesa cattolica, da sempre concubina del potere. Oggi lo vediamo con la copertina del suo settimanale più famoso. Sempre dalla parte di chi comanda. E quando non comanda, c’è sempre il nemico da sbeffeggiare o, come nel nostro caso, attaccare duramente. Non vorrei che fosse anche questo il gioco delle parti e che Salvini alla fine si rivelasse una grossa delusione, ma per il momento Bergoglio, e il suo manipolo di complici, sta dalla parte del nuovo ordine mondiale, che è un vecchio progetto del sionismo massonico. Ma la Chiesa non era sempre stata contro la Massoneria? Com’è potuta accadere questa trasformazione?
Freeanimals sei un grande! Una domanda per i lettori: Vi ricordate la rivoluzione francese? Da che parte stava il clero? Da quella del popolo o quella della nobiltà?
RispondiEliminaVeramente io ero convinto del contrario, ma si sa che io ho sempre informazioni errate. Con la costituzione civile del clero i rivoluzionari riorganizzarono la chiesa con queste regole:
Elimina• il riordinamento delle diocesi in base ai dipartimenti
• l’emolumento statale ai vescovi, parroci e vicari
• elezione di vescovi e parroci da parte delle assemblee dipartimentali (così come per qualsiasi altro funzionario statale)
• obbligo della residenza sotto pena di perdita della retribuzione
Certo ebbero resistenze da parte dell’alto clero per la perdita delle decime, ma il basso clero era favorevole al nuovo ordine. Invece resistenze vi furono da parte dei cattolici perché non si volle riconoscere quella cattolica come religione di Stato. Quindi loro rivoluzionari non erano contrari alla chiesa. La resistenza maggiore fu da parte del Papa che sospese a divinis i vescovi e parroci eletti, condannandone il giuramento. Così i rivoluzionari ne fecero fuori un po’ di quelli che rifiutarono obbedienza al governo. E Giovanni Paolo II li ha riconosciuti martiri.
Non che io sia un difensore del clero, ma gli stessi rivoluzionari popolani avevano più paura di una scomunica che infilzare un nobile, tanto con la confessione ed il pentimento si tornava in grazia di Dio.