La mummia di Stato che siede sul colle più alto è sdegnata dai "toni da rissa che rischiano di seminare nella società i bacilli della divisione". Proprio lui, un residuato bellico della Prima Repubblica che ha partecipato come ministro della Difesa ai bombardamenti della Serbia, si stupisce del clima di rigetto che la popolazione manifesta verso le politiche scellerate di cui è stato, insieme ai compagni di merende del PD, uno di massimi artefici. E che vorrebbe continuare la pacchia dettando alle presstitute dei media ciò che bisogna dire o non dire a un'opinione pubblica ormai esausta. Forse la reliquia presidenziale dovrebbe tornare nel suo sarcofago e rimanerci. Ben pochi sentirebbero la mancanza delle sue abituali flatulenze retoriche.
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