giovedì 24 marzo 2022

Dopo due anni, le si sono affezionati!


La Piccola Fiammiferaia: Siamo seri, voi tra un mese ve la sentireste di entrare al supermercato senza mascherina? Io no.

Sara Diggio: Assolutamente no e quello che mi spaventa di più sono le 8 ore in ufficio, tutti insieme e senza mascherina. Spero che proroghino l'obbligo al chiuso.

Anarkikka: No. Ho avuto il covid e meno male che avevo le tre dosi di vaccino. Non oso pensare a cosa mi sarebbe successo senza. La mascherina la toglierò nel decennio prossimo.

Billie: Io insegno alle scuole medie e ho dieci classi: ogni settimana qualche alunno risulta positivo al Covid. Come potrei fare lezione in una classe con venti ragazzi, priva di mascherina, se il virus sta ancora circolando a questi livelli?

La Piccola Fiammiferaia: Io personalmente credo che la terrò nei posti chiusi, perché non mi fido di nessuno e comunque l’ho scampata fino adesso e voglio continuare su questa strada.

Stefano S: Continuerò a metterla anche dopo. Da quando uso le mascherine non ho più avuto nulla.

Enzo Cordaro: Ma voi vi siete bruciati il cervello adesso o eravate così anche prima? Dormiteci anche la notte con la mascherina, fatevi anche la doccia, ma basta non se ne può più, fatevi visitare perché avete dei problemi seri, come quelli in auto da soli con la museruola.

Daniel Isabella: È finita, fate quello che volete, ma è finita. La mascherina va tolta anche a scuola e non solo la mascherina, tutto il resto: quarantena, temperature, distanziamento. Nel resto del mondo civile sta andando così.

18 commenti:

  1. Quando cominceranno a scoppiare i casi per ipercapnia e scopriranno il danno da mascherina, che a differenza del virus l'ipercapnia te la sei cercata e trovata, ora subisci le conseguenze della tua stupidità.
    https://dammilamanotidounamano.altervista.org/a-proposito-di-mascherine/

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  2. ...è parte dell'esperimento d'ingegneria sociale in corso.

    Gli autocrati ci dicono: "potete levarle" in moltissimi invece le tengono ben calzate sul volto...risultato migliore la propaganda post-goebbelsiana non poteva conseguire...e perciò non finirà affatto...anzi

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  3. il fatto che certe affermazioni sulla necessità ulteriore delle mascherine venga da insegnanti o persone che lavorano in ufficio, la dice lunga sul grado di ritardo mentale e analfabetismo funzionale che contraddistingue gli italioti nella galassia.
    Bernays e Goebbels sarebbero impazziti dalla felicità con un popolo così completamente debosciato!
    Buona giornata

    Alex

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  4. ... mi vien che ridere.
    Cit. Lando Buzzanca
    Saluti
    Piero zeneixe

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  5. Conosco una coppia, moglie e marito, over 60, lei insegnante da poco in pensione con tre lauree classiche ed umanistiche, lui libero professionista con una laurea in fisica ed una in ingegneria aerospaziale. Entrambi iper vaccinati e prepotentemente affezionati alla mascherina. Raccontano, non senza una punta di orgoglio, di averla indossata anche in casa, togliendola solo di notte e dormendo separati. I figli, di fronte a questa follia, sono scappati di casa a giugno 2020 e possono visitare i genitori solo esibendo il GP da tampone. Li si vede circolare da soli in automobile con una mascherina sul viso ed una appesa allo specchietto retrovisore. Se la propaganda ha annullato le loro notevoli difese culturali, figuriamoci i danni che ha provocato altrove.

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    1. I laureati sono quelli più facilmente condizionabili.


      Io mi sono fermato al diploma magistrale.

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  6. Purtroppo siamo sotto esperimento da molto tempo. Dai tempi della psicologia, almeno.
    Con Internet poi, la sperimentazione ha potuto accumulare e catalogare ogni dettaglio della psiche umana e ricavare dati e statistiche su scala globale.
    Tutti gli studi scientifici sulla psicologia, il comportamento, fino alla medicina (invasiva), il dna e la biologia, tutto cio' che doveva essere per "migliorare" la nostra condizione, e' stato rivolto contro di noi, per migliorare il controllo, il condizionamento, l'annientamento della coscienza individuale, ossia l'unica connessione di valore con le leggi universali.

    Se va come ando' in Giappone, la mascherina restera', sara' non per particolari paure personali, ma per "il bene degli altri", perche' gli altri non si spaventino di fronte al raffreddore altrui.
    Anche il vaccino e' fatto per "proteggere gli altri". Io qui, se facessi il giro della catena di S.Antonio dei vaccinati "per proteggere gli altri", scoprirei che alla fine lo han fatto tutti per me, unica non vaccinata, che non glielo ho mai chiesto e mai lo avrei preteso, anzi.
    Saluti,
    Ise

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    1. Situazione pandemia?
      Ora non saprei bene, non seguo molto le news, e senza di loro, la vita resta quella di sempre. Abbiamo aumento prezzi benzina anche qui, andante impoverimento generale ecc., ma ancora nulla di catastrofico.

      Maschere e distanza sociale esistevano anche prima; nessuna polizia o vicino ha mai ritenuto necessario controllare se e come rispetti certi accorgimenti. Anche perche' restano sempre dei "suggerimenti", niente di obbligatorio.
      Non esiste perdere amicizie perche' si e' o meno vaccinati, non esiste basare eventuali rapporti personali su tale premessa, non esiste neanche chiedere all'altro se e' vaccinato. Solo io, da maleducata, lo faccio, non certo per discriminare, ma per miei sondaggi personali. Ad ogni modo, tutti danno per scontato che tu sia vaccinato, perche' la grande parte lo ha fatto, e qui entra in gioco la storica obbedienza all'autorita', ahime'. A parziale giustificazione di cio', pero', c'e' il fatto che la pandemia e' stata trattata nientemeno che come una semplice pandemia, con gli accorgimenti che si prendono in tal caso, senza intaccare liberta' fondamentali o implementare altre diavolerie che nulla c'entrano, come gp, chiusure ad oltranza, o accessi proibiti ecc., quindi la pandemia e' stata abbastanza credibile, e vaccinarsi ritenuto un gesto dovuto e normale. Solo il martellamento mediatico e' stato ossessivo, ma le misure prese niente di tragicomico come in Italia.

      In tal senso comunque avevano gia' dato con Fukushima... inoltre, come dico spesso, il karma non e' quello da guelfi e ghibellini, da guerra civile e tradimento del proprio sangue come avviene in Italia.
      Qui se si volgiono far danni o provocare shock al paese si passa subito ai metodi estremi: nucleare, che sia da bombe o da centrali, o terremoti. Intanto recentemente abbiamo ricominciato a ballare, mentre il trivellamento mediatico si e' spostato sulla guerra e sul cattivo Putin, piu' Kim col suppostone pronto, e Taiwan in riscaldamento per quando la guerra russo-ucraina si trasformera' definitivamente in un confronto USA-Nato vs blocco Russo-cinese.
      Saluti
      Ise

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    2. Mia figlia si è innamorata del Giappone. Sta facendo perfino quel digiuno settimanale che ha un nome strano. Cioè, un nome giapponese, ma non me lo ricordo.

      Ma dico io: non poteva innamorarsi della Versilia o della riviera adriatica?!

      Dove li trovo i soldi per farle fare un viaggio in Giappone?!

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    3. Mandala a Marina di Pietrasanta o a Sestri Levante , vedrai che il Giappone se lo scorda ;)

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    4. Freeanimals,

      Oltre che i soldi, consideri che oggi prendere un aereo non e' piu' cosa facile, sicura e piacevole. Esistono ancora varie quarantene per entrare o uscire dal paese, a spese proprie. Poi ci sono i soliti picchi di emergenze improvvise che possono intrappolarti in un luogo piuttosto che in un altro, e li' si resta a secco. Vista la rapidita' con cui emergono le emergenze.. io eviterei di allontanarmi troppo di questi tempi.
      Non e' per scoraggiarla, forse e' solo una mia sensazione, e forse sto invecchiando:). Immagino che se avessi l'eta' di sua figlia, me ne fregherei di tutto cio'.

      Per girare un poco all'interno del Giappone, ci vogliono piu' soldi di quelli del viaggio dall'Italia (i trasporti sono cari), quindi faccia bene i conti...
      Se poi ha bisogno di informazioni pratiche perche' determinata a partire, mi faccia sapere.

      Non ho mai sentito di un digiuno settimanale tipico giapponese. Forse che il nome strano e' solo la traduzione in giapponese della parola "digiuno settimanale", per renderlo piu' esotico?:)
      Saluti,
      Ise

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    5. Grazie Ise.

      Per fortuna, un viaggio in Giappone non è al momento fra i desideri di Orsetta. (Sì, si chiama così)


      Il digiuno settimanale in realtà - mi sono fatto spiegare ieri - lo fa l'undicesimo giorno dopo la luna piena e la luna nera, ovvero non è settimanale ma quindicinale.


      C'è stata una diatriba tra me e lei.

      La parola "IKUDASHI" per me è giapponese, ma Orsetta insiste a dire che è sanscrito.

      So che per gli induisti digiunare è pratica corrente, ma per i giapponesi non so.

      Ieri l'ho beccata che stava leggendo un.... grimorio, tanto per passare dal Giappone alla stregoneria!


      Mia figlia ha 26 anni.

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    6. Avevo visto sua figlia in un suo video in passato, decisamente piu' giovane di me.
      Ikudashi non mi sembra giapponese!
      Saluti,
      Ise

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    7. Oggi siamo tornati sull'argomento e la parola corretta è: "EKADASHI".

      Chiedo venia.


      Vuol dire che sta tutt'intera una giornata senza mangiare.

      Lo farà lunedì.

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    8. Ekadashi e' derivato dal sanscrito.

      Devo dirle che ho fatto un breve sondaggio, e nessuno intorno a me conosceva questa parola. Al massimo la confondeva con Akadashi, che e' una sorta di dado per insaporire le zuppe.
      Mi han detto: "non credo cbe i giapponesi sappiano cosa sia". Ma ho chiesto a solo 3 persone. Devo anche dire che vi sono molte parole sanscrite nell'ambito delle pratiche buddiste, sconosciute ai laici, e quindi ai piu'.

      Io l'ho trovata via Internet.
      Sospetto pero' che sia una moda giunta dall'estero e spacciata poi per autoctona o quasi. Un po' come la macrobiotica a suo tempo, opera americana, poi importata in Giappone, e di nuovo esportata nel mondo come tradizione giapponese. Questa e' giusto la mia prima impressione, non ho approfondito oltre.

      Ad ogni modo un digiuno al mese male non fa!

      Saluti,
      Ise

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