venerdì 13 maggio 2022

Io freno per gli animali!

La Natura è anche questo: animali morti, animali che muoiono. Se la colpa è di altri animali, noi ci sentiamo innocenti, come sono innocenti i predatori che non hanno scelta se non uccidere le loro prede, come gli detta l’istinto di sopravvivenza. Ma se la colpa è dell’uomo, sia nel senso colposo, come può essere un incidente stradale, sia nel senso premeditato e volontario, allora nelle persone sensibili e dotate di coscienza, qualche senso di colpa insorge. I sensi di colpa, in tal caso, sono tendenzialmente astratti e ci portano a riflettere su quanto nociva, anche solo a causa della sua presenza, è la nostra specie. Muoverci, dobbiamo muoverci, esattamente come fanno gli animali per espletare le loro necessità, la ricerca del cibo, del partner e di ambienti idonei alla sopravvivenza. Ma per noi è diverso, perché non ci muoviamo a piedi, come per millenni abbiamo fatto, o a dorso di cavallo e d’asino, ma ci siamo dotati di mezzi contro natura che vanno a velocità difficilmente controllabili. Se poi non ci mettiamo la dovuta attenzione, i primi ad esserne coinvolti (e travolti) sono gli animali, e a volte anche i bambini e gli adulti. Quando si guida un’autovettura, si può essere distratti o fregarsene di eventuali animali che dovessero attraversare la strada. In questo caso, la riprovazione, per l’insensibilità e il menefreghismo, ci sta tutta. Un colpetto di freno e l’animale, spesso, si salva, ma se non si frena, sulla base del ragionamento che, tanto, è solo un animale, allora bisogna riconoscere che il soggetto è proprio una cattiva persona, una personaccia. Io non sono così, giacché quando guido, soprattutto di notte, tengo d’occhio il bordo erboso della strada, ma io non faccio testo. Gli altri guidatori non sono come me, altrimenti non mi spiego le continue stragi che trovo in quella che è solo una piccola porzione di territorio del mio Friuli.

[La prima parte del documentario "L'impatto del traffico sugli animali è QUI]


5 commenti:

  1. Mi chiedo quando , e se , il progetto di controllo sarà operativo al 100% , gli ignari passeggeri a bordo di un veicolo col pilota automatico governato nei suoi movimenti da un intelligenza artificiale , nel caso lo vedano investire un animale , casomai non rilevato dai sensori , accamperanno ancora più scuse , nel senso di " mica guido io", di chi , già ora potrebbe provare un minimo senso di colpa per aver investito un essere indifeso.

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  2. ... scusate ma, esiste un sacco di gente, uomini e donne senza esclusione, che non badano agli esseri umani (sulle strisce, spesso è una lotteria) e pretendete che si fermino per degli animali, per giunta piccoli
    Un saluto
    Piero zeneixe

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    1. Sono convinto che coloro che non si fermano dopo aver investito, poniamo, un cane, non si fermano neppure dopo aver investito un...cristiano, trasformandosi così, de facto, in pirata della strada.

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  3. Pretesa assurda, in effetti, quoto Piero. Peraltro strade sempre più strette, macchine sempre più grandi, potenti, enormi, alte, nere, catafalchi a motore dalle forme grifagne. Frontali spesso inquietanti, demoniaci. Oppure è una mia impressione? Per contro idioti in bicicletta, in monopattino, in mezzo a quel bailamme, idioti nel senso che non si curano della loro incolumità, ignorano i pericoli che corrono. Macelleria stradale.

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  4. È vero Mauro, i frontali di auto e moto sono, da almeno dieci anni, decisamente demoniaci.
    Saluti
    Piero zeneixe

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