mercoledì 18 maggio 2022

Un omaggio a Mauro Bartoli, poeta fiorentino

James Lucas: Firenze, Italia. Foto di Michael Sidofsky.

Il Cielo Capovolto: Firenze. Non servono parole. Firenze. Inciampare in una lacrima del tempo perduto lontano da te. La prima volta a Firenze è stato come fare l'amore. Grazie James, grazie di cuore! 

Lo Sciocco in Blu: Io non vorrei dire che è la città più bella del mondo, ma è la città più bella del mondo.

Antonia: Le meravigliose simmetrie rinascimentali.

Alessandro Patrignan: Ma perché la nostra epoca non riesce a fare cose belle come si facevano un tempo? Perché un tempo si guardava al bello, al sublime, alla sintonia e noi pensiamo solo ai soldi e ai cazzi nostri?

Pyotr: Grande! Il resto del mondo se lo sogna.


6 commenti:

  1. Adesso sfido chiunque con due neuroni collegati a spiegarmi come hanno fatto , oltre mezzo millennio fa , con i mezzi di allora ( muli , cavalli , paranchi , carrucole ... secondo quanto veniva spiegato nei testi ) a costruire opere così perfette armonicamente , simmetriche , ardite , ....

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  2. Mai ce lo diranno Bobo, non possono. Non vogliono. Possedevano tecnologica evoluta, ci arriviamo da soli, oppure si servivano di operai dalle possenti membra, o giganti, che dir si voglia. Ci arriviamo da soli, noi con la mente sgombra. La cupola di Santa Maria Del Fiore impressiona, due semisfere che si reggono l'un l'"altra. Un mio conoscente, ingegnere, sosteneva una sua personale teoria e cioè che furono per forza calate dall'alto nel loro alloggiamento, stante quasi impossibile, sempre secondo lui, costruire pezzo su pezzo la cupola, le due semisfere, neanche con la tecnogia moderna....

    La cupola è segno di potenza, di potere, più grande la cupola, più grande l'importanza la ricchezza di una città. Emblema dei costruttori, dei demiurghi, più di uno secondo me. Ma tutti crudeli e assassini. I greci avevan visto giusto, una accolita di delinquenti, sempre in lotta fra di loro, ma tutti compatti a tormentare i viventi, le bestioline del terrario-acquario. Gli dei. Più di uno, appunto.

    Qualcosa deve esser successo nei secoli scorsi, un reset, uno stop and go, qualcosa di simile deve esser successo. Sempre ti coglie, quando ti allontani dagli splendidi centri storici delle nostre bellissime città , come un senso di sgomento, di frustrazione, di disappartenenza. Ma come è stato possibile regredire in questo modo, così smaccatamente? Cosa sono queste squallide periferie? Abito a 3,7 km. dalla cupola del Brunelleschi. Paiono diecimila anni luce.....

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  3. Pare che un reset ci sia stato , all'inizio del 1800 , un diluvio di fango , o chissà quale altro fenomeno , che ha " azzerato" gente , conoscenze ...
    Quello che c'è stato prima è un incognita , sembra che la storia sia stata diluita mentre in realtà gli accadimenti sarebbero più compressi e vicini fra loro
    L' unica cosa che ci rimane del mondo prima sono le testimonianze architettoniche , frutto di menti e tecnologie molto più avanzate della nostra.

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  4. Salve,quindi a donnine da marciapiede anche la storia dell'arte...umh!...povero Arnolfo da Cambio...tapino il buon Filippo...misero il Ghiberti...ho dunque buttato via oltre dieci anni della mia esistenza sui testi dell'Argan o Hauser e compagnia bella...a saperlo prima!!!...saluti dal semiprofondo sud...

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  5. A proposito di sud

    https://youtu.be/LwJ6D1Ax8eE

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