martedì 3 maggio 2022

Quattro stupidi uccellacci (e una lepre timorosa)


Ora basta! Sono stufo di farmi prendere in giro! I primi giorni ci andavo senza capanno e mi sedevo sull’argine sopraelevato rimanendo a cento metri circa dal primo pilone. Alla base del quale c’erano alcune pozze piene di piccoli pesci, molti dei quali sono riuscito a catturarli e a salvarli. Oggi, tre maggio, non ve n’era più neanche uno: tutti mangiati dagli aironi, quelli ovviamente che erano scampati al mio retino. La siccità ha fatto il resto. Poiché quello era il posto giusto per mettere la foto trappola, vi sono ritornato nei giorni seguenti, proprio per cercare di riuscire a filmare gli aironi cenerini e le garzette. Risultati? Zero!



Vi sono ritornato, ancora e ancora, ma con il capanno fotografico, dall’interno del quale ho potuto riprendere gli ardeidi da molto lontano. Anzi, se c’è una cosa positiva che ho imparato da queste reiterate uscite mattiniere, è che gli aironi sono sospettosissimi. Per ben due volte, un cenerino che si dirigeva volando verso il pilone ha fatto inversione a U non appena ha visto la foto trappola, posizionata su un treppiede non più alto di dieci centimetri. Era sufficiente per metterlo in allarme. La foto trappola è di colore grigio mimetico, ma risalta sul bianco dei sassi.



Se però gli ardeidi sono sospettosi, non altrettanto devo dire della lepre, che ho fotografato a mio agio stando dentro il capanno. Il primo giorno, la settimana scorsa, di lepri ce n’erano due, che si rincorrevano, si fermavano a mangiucchiare la rada erba della golena del fiume e, tutto sommato, erano rilassate, oltre che lontane. Nei giorni seguenti, la foto trappola era per loro, in posti diversi, ma sempre con qualche probabilità che vi passassero davanti. In entrambi i casi, la foto trappola non ha registrato alcuna lepre. Anzi, dopo il primo avvistamento, di lepri ce n’era una sola, quella che si vede in foto. Oggi, 3 maggio, non si è presentata per nulla, ma credo che ci sia una ragione. 



Si è presentata, ma piuttosto lontano, una volpe. Probabilmente, la stessa che avevo visto la settimana scorsa. Oggi stava per attraversare la golena, venendo da una zona cespugliosa, ma si è immobilizzata quando ha visto qualcosa di anomalo: un cespuglio a forma di parallelepipedo, in un posto dell’argine dove normalmente non ci sono cespugli. Era il mio capanno, con me all’interno, ma avendo fatto immediatamente dietro front, ho capito che la proverbiale astuzia della volpe non è campata in aria. Non saprei dire se le è giunto il mio odore, stante che c’era un po’ di venticello, ma sapevo che, dopo quella fugace apparizione, non sarebbe più tornata. Indi per cui, tra quegli antipatici di aironi (un po’ meno le garzette), la lepre che non si sarebbe fatta vedere, a causa del suo mortale nemico, e il suo mortale nemico, la volpe, che aveva battuto in ritirata, alle undici me ne sono venuto via.



E se l’altro ieri era la giornata dell’upupa, che ha cantato da qualche parte alle mie spalle per tutta la mattinata, nella boscaglia, e se il giorno dopo era la giornata dei rigogoli, idem con il loro canto liquido e miagolante, oggi è stata quella dell’assiolo. Ve lo immaginate? Un gufetto che canta alle dieci del mattino, in pieno sole, con il cielo parzialmente coperto? Quando l’ho sentito ho pensato che il Tagliamento riserva ogni giorno delle sorprese. Mi basterebbe solo vedere gli occhioni, che per ora non ho trovato da nessuna parte, mentre dei corrieri piccoli sento il canto, provenire dall’altra parte, verso Pordenone, ma non li vedo, anche scrutando attentamente con il binocolo. Se non riesco a vedere i corrieri piccoli durante i loro sgambettamenti e i brevi voli, figuriamoci se riuscirò mai a trovare i loro nidi, che sono posizionati a terra, fra i sassi. Domani cambio zona. Domani vado in esplorazione nel Tagliamento di Varmo. Con mia figlia. E con gli aironi, faremo i conti un’altra volta!

14 commenti:

  1. e che sia di esempio se addirittura oggetto di studio .

    la natura e' la piu' violenta fra le forme necessarie alla sua esistenza conosciuta al mondo. La NATURA SI NUTRE DI SE STESSA . Se tu non mangi e non ti nutri il tuo corpo ti mangia le carni dal interno , dimagrisci , perdi peso , resti debole ma resiste il tuo pensiero ma ritorni nel fango dal quale sei nato. Solo la tua superbia che vuoi divinizzare ti da lo spazio temporale per farti credere di esserne superiore .
    Ma poi devi cedere alla natura. e se ti fosse data una seconda possibilita' per rivivere una vita usando l'esperienza della precedente saresti molto piu' saggio, Uomo presuntuoso .

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    1. Bel commento , con risvolti esoterici , il richiamo all'ego , alla reincarnazione , anche se viene esclusa.

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    2. Citazione:

      "Se tu non mangi e non ti nutri il tuo corpo ti mangia le carni dal interno"



      Questo è vero sul lungo periodo e lo abbiamo visto con quei detenuti che si sono rifiutati di mangiare per protesta e che dopo due o tre mesi senza cibo morivano.

      Paradossalmente, se non mangi per - diciamo - tre giorni, il tuo corpo si depura mangiando tossine e malattie varie.

      Si chiama, infatti, digiuno terapeutico.

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  2. Caspita, maestro, un occhio di riguardo anche all'italiano: fototrappola, non foto trappola!
    Cassandra

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    1. mi scappano.. gli errori che rileggo sempre dopo aver dato l' invio.. poi la grammatica italiana la metto in fondo alle mie aspirazioni.. praticamente non me ne frega un bel nulla .

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    2. Un po' di intelligenza! Era riferito all'autore del post, il gestore del blog!
      Cassandra

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    3. Citazione:

      "fototrappola, non foto trappola"



      In fase di scrittura, il correttore automatico mi dava errore con "fototrappola" e quindi, pur sapendo che non era corretto, ho preferito dar retta al correttore, più che altro per pigrizia.

      Certo che tu, Cassandra, sei un bel...peperino!

      Sai cosa diceva Richetto a Mago Zurlì?


      ....pignolo!

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    4. anonimo cavolo ho stoppato alle grande....
      excusez Moi.... Eric CHARDEN .

      https://www.youtube.com/watch?v=G76I6GmJqnA



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  3. MA ANDARE A PUTTANE INVECE DI FARE IL PIRLA SUL FIUME, NO? SONO I TUOI ULTIMI ANNI DI VITA E FORSE GIORNI E LI SPRECHI COSI'?

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    1. Non sono per niente sprecati e io so che questo non è il tuo vero pensiero, ma vuoi fare solo il burbanzoso provocatore.

      Potrei, al limite, ribaltarti l'obiezione e chiederti perché passi il tempo dietro le foto del Madagascar, visto che anche per te questi sono i tuoi ultimi anni di vita.

      Prova a convincere un cacciatore ad andare a puttane piuttosto che a caccia, e vediamo cosa ti risponde.

      La caccia è emozionante, ma la differenza è che loro uccidono le prede, mentre io le fotografo.

      Ho perciò la presunzione di sentirmi su un gradino un po' superiore rispetto a loro.

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    2. certo che a puttane si e' nel cuore della natura...
      ma ci sono solo uccelli.

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  4. Innegabile il fascino che le Ladies of the night *** esercitano sul maschio... Credo però che anche il gentil sesso si abbandoni, a volte, a pensieri e fantasie licenziosetti.

    OH Signore, liberami dalla concupiscenza ma deh aspetta, ti prego, insino a dimane. (S. Agostino)

    *** le signore della notte

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    1. Vorrei tranquillizzarti, Mauro.
      E anche tutti gli altri lettori.

      Anche se lo ha detto urlando, quello non è il reale pensiero di Francesco, che ogni mese mi manda bellissime foto da mettere sulla copertina della home page.

      A modo suo, anche lui ama la natura, se non altro come soggetto fotografico.

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