mercoledì 15 giugno 2022

Se il vostro gatto tarda a tornare a casa...

Fonte: Pietre: Bosco e Magia

Esiste una leggenda giapponese che parla di un metodo per trovare gatti che sono usciti da casa e non tornano. La tecnica consiste nel parlare con i gatti randagi del quartiere come se parlassi con chiunque e chiedere a loro del tuo gatto, devi descriverglielo, com'è il suo tono di pelo, anche dirgli come si chiama, chiedere loro il favore di aiutarti a cercarlo, dir loro che lo ami tanto e di quanto desideri che torni a casa. Comunicheranno tra loro per aiutare il tuo gatto a tornare a casa.

13 commenti:

  1. Non mi riesce difficile credere a questa leggenda. Che poi sarà una leggenda o esperienza?
    Cani e gatti comprendono le nostre parole, soprattutto quando sono diversi anni che vivono con noi. Comprendono il tono, l'atteggiamento corporeo, il nostro umore.
    Purtroppo non penso funzioni in campagna, dove i gatti sono molto sparpagliati ed a volte paurosi.
    Infatti, quando la mia seconda gatta nera con gli occhi verdi ed il pelo lungo, Parvati, se ne andò a spasso per la campagna per quindici giorni filati, io morivo per l'ansia.
    Poi mi chiamò un conoscente che l'aveva avvistata, a cinque chilometri da casa, e la tenne e la nutrì finché non andai a riprenderla. Era magra, affamata, ma viva.
    Un'altra volta sparì per cinque giorni, la cercai nei fossi, nel bosco, ovunque. La chiamavo a squarciagola, con nessun risultato. Poi chiesi aiuto al mio Angelo Custode, e dopo cinque minuti sentii il suo miagolio.
    Si era rintanata nel bugigattolo del contatore dell'acqua, al buio e senza mangiare per tutto il tempo, e senza rispondere ai miei richiami.
    Ho utilizzato le sue fughe periodiche per curarmi dall'attaccamento, è stata una Maestra dura ma efficace.

    A proposito, ieri nello spazio del contatore si è affacciata una piccola biscia molto carina.
    E' lunga una quindicina di centimetri ed ha un bel colore verde. Potrebbe anche essere un verdone piccolo.
    Spero si mangi gli insetti e mi tenga pulito il sito!

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    1. Non sono un esperto di gatti, ma le loro fughe, più o meno prolungate, sono proverbiali.


      Quando ho letto 15 centimetri, ho subito pensato a un orbettino, che però è di colore bronzeo.

      Se tu dici che è verde - e se vogliamo escludere il verdissimo ramarro - l'unica ipotesi è il biacco, il cui nome specifico è "Viridiflavus", cioè verde e giallo.

      Ma per essere certi che si sia trattato di un giovane biacco dovresti aver notato le molte macchie nere.

      Le hai notate?

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    2. No, non ha nessuna macchia. E' di un bel verde uniforme, direi verde palude, e non è nemmeno un frustone perché avrebbe strisce gialle lungo il corpo.
      L'ho chiamata Guendalina.
      Invece un serpe lungo un metro e mezzo, anni fa, l'avevo chiamato Gertrude. Stava vicino il capanno degli attrezzi, si metteva a prendere il sole. Ma dopo avermi vista tre volte, se n'è andata via infastidita dalla mia presenza.
      Lo sai che i ramarri appena nati sono marroni, ed hanno una macchia turchese, circolare, vicino all'occhio? Solo crescendo assumono il loro verde smeraldo classico. Anni fa ce n'erano un paio che scorrazzavano sotto il portico, ed io ci parlavo, ci osservavamo. Loro sentono se sei aggressivo o no.
      Anche le lucertole sono incuriosite dalla mia presenza, si avvicinano quando prendo il sole.
      Solo con gli uccelli non mi riesce di stabilire un contatto. Evidentemente non ho manco mezza delle virtù di Francesco di Assisi!
      In casa ci sono anche i gechi, che adoro.
      Sono timidissimi, e quando entrano mi piace vederli
      correre sui muri.
      L'altro giorno, aprendo una finestra, me ne sono trovata davanti uno bello cresciuto.
      Ci siamo guardati per un po'. Certo che sono impressionanti nel loro aspetto...giurassico!
      Quando circolavano i dinosauri e c'erano serpenti giganti lunghi dodici metri e che pesavano duecento chili. I paleontologi hanno trovato le vertebre di animali siffatti, e le hanno studiate, mi pare in America.

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    3. Da questa tua descrizione, mi pare di capire che hai molta Natura attorno a casa, molta vegetazione.
      Sei fortunata.

      Noto anche che hai un approccio molto femminile, quasi materno, nei confronti di questi piccoli animali, con qualche traccia di misticismo.

      Non è da tutti.

      Con me per esempio, ramarri e lucertole scappano.

      Sentono la mia voglia di....catturare la loro immagine, ma quando metto mano alla macchina fotografica, voilà, sono già spariti.

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    4. "L'uomo è la specie più folle: venera un invisibile Dio e distrugge una natura visibile, senza rendersi conto che la natura, che sta distruggendo, è quel Dio che sta venerando."
      - Hubert Reeves

      Hubert Reeves è un astrofisico canadese di ottantanove anni, vivente. E' un gran bel vecchio.

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  2. I gatti sono animali magici. Prevedono i terremoti, le calamità naturali. Si accorgono di presenze extraterrene, le vedono, le fiutano. Specialmente le anime inquiete dei disincarnati.

    Il mio gatto mi compenetrava fino al midollo, a volte, coi suoi occhi implacabili. Vedeva tutto, il bene, il male, ogni aspetto della mia personalità. Non mi condannava, non mi assolveva. Non chiedeva l'8 per mille.

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    1. Questo commento è del signor Mauro Bartoli, presumo.




      Citazione:

      "I gatti sono animali magici"


      Non è un caso se, specie se neri, durante il periodo dell'Inquisizione, venivano bruciati sul rogo insieme alle loro padrone streghe.

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  3. Si sono io scusate, non è mia la colpa credo...
    Mauro B.

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    1. Ho rimesso i commenti senza filtro.

      Vediamo se per voi utenti la situazione migliora.

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    2. A me il filtro non dà nessun fastidio.
      Certo che su questo blog c'è un'aria nuova, respirabile.

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    3. salve
      a me, dal telefono, persiste nel non farmi pubblicare alcunchè ... di gatte ne abbiamo ben quattro, erano cinque e devo dire che sono affettuose quanto i cani.
      Una sparì per ben venti giorni, per poi riapparire, serafica, come se fosse uscita da appena due minuti
      saluti
      Piero

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    4. Citazione:

      "a me, dal telefono, persiste nel non farmi pubblicare alcunchè"



      Quindi, abbiamo appurato che non dipende da me.

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