venerdì 17 giugno 2022

Fatica e soddisfazione


L’ho sentita nominare tante volte e più o meno sapevo che la “pacciamatura” è l’operazione di mettere paglia sulle piante o attorno ad esse, negli orti e nei campi. Credo che sia più usata dagli agricoltori biologici, piuttosto che dagli altri, i quali preferiscono il nylon nero, detto “film”, se non sbaglio, ma che servisse a trattenere l’umidità era un particolare che mi era sempre sfuggito. Io paglia non ce n’ho e dovrei andare a chiederla a qualche contadino, idea che non mi sorride minimamente. Rispetto a ciò che sto ottenendo io nel mio micro-orto, quello di Piero è molto meglio organizzato e produttivo, e si capisce che vi ha passato (e vi sta passando) molte ore del suo tempo. Io, un po’ perché mi dedico agli animali selvatici, un po’ perché ogni tanto devo anche lavorare, un po’ anche perché dopo pochi secondi in cui mi trovo nell’orto vengo aggredito agli occhi e al volto da fastidiosissimi chironomidi, o forse più precisamente da simulidi, il tempo che dedico all’orto è di molto inferiore a quello di Piero. 



Al momento, devo registrare sia sconfitte che vittorie. I ravanelli rientrano nella prima categoria, tutti buttati, come pure le piantine messe a dimora ai primi di marzo e trovate bruciate dal gelo il giorno dopo. Tra le sconfitte devo anche inserire tutte le foglie verdi mangiate dalle lumache, nemico assai ostico, senza dimenticare quelle piantine che, rosicchiate da piccole, stentano tuttora a svilupparsi. Tra queste, le melanzane e i peperoni. Che non crescono. Le prime zucchine sono state completamente distrutte dai voraci molluschi, ma ora ne ho altre che crescono bene. I cetrioli messi a terra hanno subito anch’essi danni dalle lumache, ma quelli messi a cassetta, essendo irraggiungibili, stanno crescendo. Tra i successi devo citare le insalate che ho già mangiato nei giorni scorsi e quelle, a cassetta, che si stanno sviluppando a vista d’occhio. Spero che le cipolline borrettane, messe sottolio secondo le istruzioni reperite in internet, siano edibili, quando sarà il momento di fargli la festa. Le patate sono a buon punto, anche se non so quando è tempo di scavarle fuori. Due termini non ho ben compreso: Taccole e Trombette, ma sono sicuro che Piero mi spiegherà nei dettagli di cosa si tratti.


12 commenti:

  1. salve
    rispondo, come prassi ormai, dal pc perchè dal telefono continua ad essermi impossbile.
    Le taccole sono della stessa famiglia di fagioli e fagiolini solo hanno il baccello molto più piatto e sono molto buone in padella con aglio e un velo di passata di pomodoro mentre le trombette sono lo "zucchino" di Albenga e sono davvero ottime, si possono anche conservare.
    A fine stagione si lasciano andare, diventano zucche, buone anch'esse e se ne ricavano i semi.
    Si, in effetti passo molto tempo nell'orto ...
    un saluto
    Piero

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    1. Per me le taccole sono dei piccoli corvi.

      Nidificano sui campanili. Anche su quello di Codroipo, da qualche anno.

      Le trombette mi ricordano di più i convolvoli o la Digitale.

      Ma si può adattare anche a molti altri fiori.

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  2. salve
    trombetta d'Albenga
    https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwic6LPY4bT4AhVLtqQKHaCLA_oQFnoECDoQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.ziaralu.it%2Fle-zucchine-trombetta-di-albenga%2F&usg=AOvVaw0CuIW09JXrIvBWF_geRDxY
    taccola:
    https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiA7Iel4rT4AhWL6qQKHRphBgoQFnoECD4QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.ilgolosario.it%2Fit%2Ftaccole-cosa-sono-proprieta-come-si-cucinano&usg=AOvVaw0pEvJv_9B0f1hNola50geV
    un saluto
    Piero

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  3. Noi le raccolte le chiamiamo fagiolini mangiatutto. Ottimi in umido,fanno anche da secondo senza contorno.

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    1. Sono io l'anonimo, ma che succede? Volevo dire taccole e non raccolte....

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    2. E' il correttore che fa questi scherzi.


      Noi, in famiglia, i cosiddetti fagiolini li abbiamo sempre chiamati "Tegoline".

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  4. Salve, benvengano questi articoli sull'orto e/o sul coltivare piante.
    Leggo che le lumache ti hanno decimato le coltivazioni, m hai poi provato a irrorare a iosa l'orto col decotto di aglio (decotto, macerato, aglio liofilizzato e diluito, o qualsiasi cosa con l'aglio dovrebbe fare da deterrente e repulsivo) come ti avevo suggerito in un altro tuo articolo? Io sto continuando sia con l'uno che con l'altro e, anche con giornate continue di pioggia (nelle quali la sera se trovavo un momento in cui cessava di piovere rinnovavo l'irrorazione) e devo dire che le lattughe che avevo trapiantato piccoline sono rimaste intatte e ora ben cresciute, i cetrioli idem, i cavoletti di Bruxelles perfettamente integri. Devo dire che funziona, specie considerando che il mio orto fino ad oggi era parecchio incolto e ricco di erbacce perchè non avevo avuto tempo di curarlo, praticamente l'ambiente ideale perlumache e limacce, che godono di zone d'ombra e vegetazione incolta.
    Per cui continuo a irrorare, è un po' un lavoraccio perchè va fatto ogni sera (forse anche meno ma per sicurezza io irroro ogni sera, ma è capitato di dimenticarmene qualche volta e non ci sono stati problemi) e ogni tot giorni bisogna autoprodursi il decotto, filtrarlo bene bene (altrimenti lo spruzzatore della pompa si intasa) e poi darlo alle piante e al terreno.
    Altro trucco che ho intenzione di attuare: devo togliere delle lattughe ormai andate in semenza, ma invece di buttarle le trapianto a protezione del lato dell'orto che dà sul prato pieno d'erba alta lì a pochi metri, dal quale so che arrivano le maledette: così facendo spero di creare una barriera con cibo a loro gradito e che si fermino a rosicchiare quelle piante altrimenti inutilizzabili evitando che si inoltrino all'interno dell'orto a divorare il resto.
    Tra poco andrò a trasferire tutte le lattughe vecchie a mo' di barriera e più avanti se tornerai sull'argomento o anche sui commenti a questo articolo ti saprò dire.

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    1. Ciascuno ha la sua tecnica. Ho provato anche con il decotto d'aglio e ce n'ho ancora nello...spruzzino, ma ho l'impressione di riuscire ad avere migliori risultati deportandole.

      Tutte le mattine verso le cinque, da quasi un mese a questa parte, vado nell'orto con un barattolo e una pinzetta.

      Siccome ogni giorno mi devo spostare in macchina, ho i miei posti dove liberarle, lungo la strada, lontano dall'asfalto, usando un rametto per farle uscire dal barattolo.

      Vedo che ce ne sono sempre di meno e in questi ultimi giorni non registro più alcun danno.

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  5. Ma pensate che tutto quel verderame faccia bene alle piante ed agli esseri viventi (uomo compreso)?

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    1. salve
      non lo metto io ma mio suocero, perchè, come avrete notato l'orto è "cintato" dalla sua vigna ... e quindi cade anche sulle mie piante che, però, lavo sempre.
      un saluto
      Piero

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    2. Il verderame lo spruzzava anche mio padre sulle sue viti.

      Mi aveva insegnato ad usare lo zaino apposito.

      In media facevamo 5 ettolitri di Merlot all'anno.

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