martedì 7 giugno 2022

Le gazze non amano essere rintracciate


Fonte: Curioctopus

Certe volte la natura riesce a lasciarci assolutamente di stucco davanti a manifestazioni incredibili e inaspettate. Pensate al mondo animale: non si finisce davvero mai di imparare dalle creature che popolano la Terra insieme a noi, e l'episodio osservato dagli scienziati di cui stiamo per parlarvi ne è la prova. Protagoniste alcune gazze, uccelli considerati tra i più intelligenti al mondo, capaci di effettuare azioni degne di nota per i ragionamenti che compiono, la memoria, l'immaginazione e il comportamento sociale. È proprio su quest'ultimo aspetto che i ricercatori sono rimasti sbalorditi: quando infatti hanno provato a testare dei nuovi dispositivi di tracciamento su di loro, gli animali proprio non volevano saperne. Aiutandosi a vicenda, le gazze si sono esibite in un esemplare lavoro di squadra per togliersi di dosso quegli apparecchi. E alla fine ci sono riuscite. Vediamo.




Mai imporre a una gazza una cosa che non vuole fare. Potremmo riassumere così quanto osservato dagli scienziati australiani dell'University of the Sunshine Coast. L'obiettivo dei ricercatori, alla base dell'esperimento, era semplice: scoprire di più sul movimento e le dinamiche sociali di questi meravigliosi e intelligentissimi volatili, testando nuovi dispositivi di tracciamento all'avanguardia. È stato possibile? Purtroppo no, perché gli accademici non avevano fatto i conti con le dirette interessate: le gazze!

Evidentemente infastidite dai piccoli dispositivi collegati a esse, le gazze hanno iniziato a collaborare tra loro per liberarsene. Proprio così: i comportamenti collaborativi e astuti in cui si sono esibite hanno avuto dell'incredibile, al punto che i ricercatori hanno deciso di diffondere la notizia. "Non ci aspettavamo di scoprire tale atteggiamento, è completamente nuovo e raro negli uccelli", hanno fatto sapere dall'università.

"Anche se sappiamo che le gazze sono creature intelligenti e sociali - hanno proseguito gli scienziati - è stata la prima volta che hanno mostrato questo comportamento altruistico, aiutando un altro membro del gruppo senza una ricompensa immediata e tangibile".


Un affascinante imprevisto, dunque, che è comunque stato oggetto di studio. Sebbene la reazione degli uccelli abbia rallentato la ricerca, è stato utile e importante osservare quanto accaduto. Le gazze hanno regalato al mondo uno splendido esempio di cooperazione, confermando le loro abilità in tal senso, già conosciute e studiate in ambito scientifico. "Non avevamo mai letto di nessun altro uccello che collaborasse in questo modo per rimuovere i dispositivi di localizzazione - hanno raccontato ancora gli esperti - sono arrivati a tagliare la piccola imbracatura con il becco, aiutandosi volontariamente a vicenda. In poche ore hanno rimosso la maggior parte di quegli strumenti".

Davvero stupefacente, non trovate?

6 commenti:

  1. Salve
    Però che notizia. Da noi è pieno di gazze perché, purtroppo, hanno soppiantato i passeri, aiutate anche dalla ghiandaia, in dialetto vallereggino "gazzana".
    Conosciute anche come gazza ladra.
    La leggenda narra che, dato il colore bianconero (riferibile alla Juventus) gazza, seguito da ladra, sia stata una logica conseguenza ...
    Saluti
    Piero zeneixe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avendo abitato per sei anni in montagna, posso testimoniare che i passeri oltre una certa altezza sul livello del mare non vanno, e preferiscono rimanere in fondo valle.

      Quindi, è difficile dire che le gazze abbiano soppiantato i passeri, perché potrebbero più semplicemente essersi spartiti il territorio, in senso verticale, cioè altimetrico.

      Elimina
    2. Salve
      Devo smentirti Roberto. Qui era pieno di passeri, avevamo i nidi sul nostro sottotetto poi, al giungere di gazze e ghiandaie sono spariti.
      Noi siamo a 350mt non a 2000
      Un saluto
      Piero zeneixe

      Elimina
    3. Sì, ci può stare.

      Non a caso i cacciatori considerano nocivi tutti i corvidi, e in alcune province hanno anche l'autorizzazione a sparargli, ma non dappertutto succede questo.

      Elimina
  2. L’essere umano pecca di superbia credendosi l’unico animale intelligente sulla faccia della terra. Ma con quale criterio ci riteniamo superiori agli altri animali? Forse perché sappiamo usare un computer o guidarle una automobile? A parte il fatto che molte cose gli altri animali non le possono fisicamente fare perché non hanno il pollice opponibile, sinceramente non ne hanno neppure bisogno. Non devono lavorare per sopravvivere (e in questo si dimostrano più intelligenti degli umani) ne’ hanno bisogno di nessun mezzo artificiale per i loro spostamenti, orientandosi senza GPS anche per migliaia di chilometri. Chi considera gli animali esseri inferiori solo per avere una giustificazione per poterli sfruttare, torturare e uccidere dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza.
    Giulia R.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Citazione:

      "Non devono lavorare per sopravvivere"



      Guardate gli uccelli del cielo...




      Citazione:

      "dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza"



      Se la coscienza non ce l'hanno, non possono fare nessun esame.

      Elimina