martedì 21 giugno 2022

Non piove, governo ladro!

Fonte: La Botanica

Manca l'acqua. Qui in mezzo ai boschi ci illudiamo per gli ultimi, portentosi temporali estivi, che il caso, la provvidenza o la stagione ci abbia salvato ancora una volta, regalando alla terra quel poco di pioggia necessaria per coprire di verde le vallate. Ma appena allunghiamo lo sguardo un po’ più in là, vediamo l’enormità del dramma che ci circonda: il grande Po prosciugato, il Veneto che chiede aiuto, l’acqua razionata nelle case, il timore dei contadini. Anche qui, basta approfondirlo un po’, quello sguardo, per sentire un brivido di spavento: scavavamo nell’orto, l’altro giorno, e nella terra secca sotto al breve strato di humus neanche un verme, neanche una larva, nessun palpito, nessun segno di vita. E io so che un tempo, quel brivido di spavento lungo la schiena non mi sarebbe sceso affatto. Quando non scavavo la terra, della terra scavata non m’importava nulla. Quando non avevo sotto gli occhi il lago, non mi riguardava il suo seccarsi.


E allora si torna all’ecologia della vicinanza. Perché basta scavare l’orto e guardare il lago, per avere improvvisamente a cuore tutti gli orti, tutti i laghi. Vivere vicino alla terra ci aiuta ad amare la terra. Vivere con dentro agli occhi l’acqua, ci fa risparmiare l’acqua. Vivere aspettando il temporale ci fa cercare notizie su dove non è arrivato il temporale, ci fa preoccupare per chi quel temporale lo sta aspettando invano. Siamo tutti insieme, in questo disperato tentativo di salvare la terra. Ognuna delle nostre piccole scelte ha un valore. Come consumiamo, cosa compriamo, come laviamo e ci laviamo, conta. Informiamoci su come possiamo sprecare di meno. Informiamoci su quali prodotti non sono sostenibili. Prendiamoci a cuore il luogo in cui non piove. Perché presto, potrebbe essere proprio dove siamo noi.

15 commenti:

  1. Ma c'è un ma. Per quanto ce la mettiamo tutta per comportarci decentemente, per non consumare molto, essere rispettosi dell'ambiente eccetera, non possiamo rinunciare al minimo indispensabile che fra l'altro fa girare l'economia. Ma siamo ormai troppi, ogni 10-12 anni un miliardo in più (qualcosa come una nuova Cina o India).
    Siamo passati dai 3 miliardi del 1970 agli attuali quasi 8 miliardi, e ça continue. E non basta per economisti, politici, religiosi, fessi vari: la crescita è indispensabile, la crescita di cosa? Di tutto, crescita economica e demografica, quella demografica favorisce l'economica. Sono sicuro che nessuna sa che nel 2000 (appena venti'anni fa) circolavano nel mondo intero 550 milioni di veicoli. Sì, così pochi, in realtà già troppi. Adesso ne circolano circa due miliardi, appena vent'anni dopo. Il mercato dell'auto al momento è fermo, e qualcuno piange per questo. Non c'è più speranza, ci vuole l'asteroide, le atomiche di Putin non bastano.
    P.S. Spero che adesso non arrivi il solito coglione a dirmi:
    siamo troppi? Allora comincia tu a togliere il disturbo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' lo stesso pensiero di Cingolani.

      Ma coloro che vogliono ridurre la popolazione mondiale, portandola a 3 miliardi, o addirittura a 500 milioni, lo vogliono fare perché non sono disposti a rinunciare alle loro ricchezze.

      Questo è il motivo per cui le loro mire vanno combattute, non perché non abbiano ragione, teoricamente, ma perché vogliono eliminarci per avere più spazio e più risorse per loro.

      Ti sembra giusto?

      Elimina
  2. La signora o signorina del pezzo dice cose sacrosante, ma come sempre noi facciamo i conti senza l'oste. Il quale oste ha deciso di sfoltire la clientela, ricorrendo sia a mezzi drastici, sia a mezzi diabolicamente raffinati. Più crudeli. Più scenografici. Più appaganti per chi guarda divertito lo spettacolo. Per chi non si accontenta di un atto unico. E come sempre sono solito ripetere, 3 quarti del mondo sono alle prese con queste calamità provocate da lunga pezza, per loro andarsene non sarà fatica, perché la morte sarà loro amica, come direbbe Fabrizio De André.

    Oh noi sventurati, popolo delle tre inutili docce al giorno, pulitura sostanzialmente del Busto, con leve inferiori ed intimità spesso solo lambite dalle acque. Come faremo senza acqua?? Con poca acqua? Come laveremo il Suv?

    Troppa grazia il meteorite, troppa grazia...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Citazione:

      "popolo delle tre inutili docce al giorno"



      Quand'ero in Madagascar, altro che tre docce al giorno!

      Mi alzavo anche di notte per fare la doccia, ma non per eccesso compulsivo di pulizia, bensì per avere un temporaneo refrigerio.

      Elimina
  3. salve
    sono cicli che si ripetono da sempre, una volta la Groenlandia (grunland, terra verde) era rigogliosa e feconda, adesso è solo ghiaccio; nel 1200, ci fu un grosso innalzamento delle temperature che sciolse nevai e ghiacciai che, sommato ad un aumento delle tecnologia, permise periodi di raccolti molto floridi e un tenore di vita migliore.
    In terra d'Albione, addirittura, coltivavano la vigna e producevano vino.
    Non mi riusulta che nel 1200 ci fossero fabbriche, auto, navi e jet supersonici ... venendo alla "sovrapopolazione" sono certo che si tratti delle ennesime menzogne mainstream di cui ho appurato di persona (campagna in Libano 83/84 - ex Jugoslavia 89 - Golfo Persico 91 e Kossovo 99) la totale inaffidibilità.
    D'altronde, gli stessi che cianciano di sovrapopolazione son gli stessi che parlano di allarmante denatalità, che un raffreddore è la nuova peste, che Putin è il nuovo Hitler, che i sessi son 38 e via baggianeggiando ...
    Faccio notare, di nuovo, che mi è sempre impossibile commentare dal telefono ... mistero
    un saluto
    Piero

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Citazione:

      "via baggianeggiando ..."


      Stai facendo concorrenza al signor Mauro Bartoli, in fatto di neologismi.

      :-)



      Citazione:

      "mi è sempre impossibile commentare dal telefono"


      Io ho rimesso le cose a posto, com'erano prima, quindi non penso che dipenda da me.

      I commenti sono senza filtro.

      Elimina
  4. Come al solito lorsignori vogliono usare la falce per mietere il grano, mi dirai che è normale, solo che il grano siamo noi. Vogliono mettere il coltello alla giugulare degli agnelli perchè il gregge è troppo folto. Vabbè facciamo finta che abbiate ragione, ma ve ne siete accorti dalla sera alla mattina che siamo troppi? Non potevate programmare la denatalità attraverso la contraccezione ?Attraverso il benessere per molti e non solo per i bianchi(dire bianchi non è razzista dire l'incontrario si)?Il benessere porta il voler vivere per se. Diciamo la verità a lorsignori serve l'ecatombe per dono a qualcuno. Saluti.
    P.S Perdonate il mio solito discorso noir, ma vi prometto per controbilanciare d'inviare a Roberto prossimamente un articolo sui semplici in città(le piante che incontriamo lungo le nostre strade senza spesso notarle).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Decenni fa, in Cina, il governo aveva vietato il terzo figlio. Se nasceva il terzo figlio, la coppia veniva multata con multe salatissime.

      Poi, a un certo punto, la politica cinese è cambiata, si sono buttati anima e corpo nel Capitalismo e hanno pensato che, in fin dei conti, il numero è potenza.

      E infatti, sono diventati una potenza.

      Elimina
  5. LA TERRA NON CI VUOLE PIU'. CI STA CHIEDENDO DI ANDARCENE. ED E' TARDI PER TORNARE INDIETRO.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima di andarcene, io e te dobbiamo fare un altro viaggio in Madagascar.

      Elimina
    2. DA COME VEDO CHE VANNO LE COSE ANCHE I MALGASCI NON CI VOGLIONO PIU'.

      Elimina
  6. Però nessuno ha fatto caso alle perturbazioni in arrivo dall'atlantico, "sciolte" dalle "velature in quota", nei mesi passati.

    RispondiElimina
  7. Drug, hai detto una cosa sacrosanta.
    La siccità è voluta da almeno vent'anni.
    Così come le morti improvvise, al bar, al supermercato, in bicicletta, in piscina o nel silenzio della notte nel proprio letto.
    Così come le morti dei neonati in culla, o l'infarto di una bambina di sette anni, sanissima.
    La Natura è sempre Madre, Pachamama.
    Ma quando si vanno a turbare certi equilibri, poi è necessario smuovere catastrofi, uragani e terremoti per ripristinare l'ordine perduto.
    Ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria. III Legge della Meccanica di Newton.
    Oppure Legge del Karma, a seconda della lettura che si voglia seguire.

    RispondiElimina
  8. Gentili e attenti LETTORI,
    riguardo alla sovrappopolazione mondiale, diversi liberi SOCIO-ECONOMISTI hanno calcolato che il PIANETA TERRA, potrebbe OSPITARE bene fino a 10 miliardi di INDIVIDUI;

    quello che CREA problemi è invece la DISPARITA della RICCHEZZA, il 10% detiene oltre l' 80% di quelle Mondiali e viceversa, pertanto miliardi di POVERI a fronte, di una piccola ELITE depositaria di BENI incredibili, e questa è poi l' INGIUSTIZIA più grande dell' UMANITA'!!!

    SDEI/Sergio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Il Pianeta ha una grande abbondanza di risorse, ma sono suddivise malissimo, con grossi squilibri dovuti all'egoismo, alla brama di possedere e al desiderio di dominare di pochi, ai danni di molti.
      Pertanto occorre una redistribuzione delle ricchezze. Agire sulle cause, non sugli effetti.

      Elimina