giovedì 23 giugno 2022

L'industria della carne consuma quantità stratosferiche d'acqua


Testo di Giuseppe Di Benedetto

Quindi fatemi capire, sua maestà il governo mi chiede di non innaffiare il mio orto per via dell'allarme siccità (cosa preannunciata da anni dalla comunità scientifica che proclamava l'urgenza di cambiare stili di vita e bellamente ignorata) costringendomi così a comprare i pomodori al supermercato, provenienti da un posto dove vengono annaffiati comunque e trasportati per km su camion e autostrade. Il governo mi chiede di non lavarmi, ma nessuna parola - tantomeno provvedimento - su quelle attività che più di tutte sprecano risorse idriche, veri e propri capricci alimentari, spinte da consumatori storditi e plagiati da un sistema comandato dalle lobby e dalle multinazionali. Nel frattempo ci siete "voi", allegri e strafottenti frequentatori di mcdonalds e hamburgerie, accaniti perculatori dei vegani, convinti di essere dei brillanti filosofi del cinismo, che passate le vostre giornate al riparo del vostro condizionatore, postando foto di aperitivi e bistecche, nel disperato sforzo di mostrare di avere una vita figa. In questo scenario, annaffierò il mio orto più frequentemente di prima, e nonostante non sia un simpatizzante dell'igiene, per ripicca, mi laverò più spesso. Che possiate bruciare - scaldarvi fino alla combustione - tutti.

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