Fonte: Infiltrato
In Grecia c’è già
chi prova a vivere senza euro, ma con una propria moneta. Da ben
prima che il falco tedesco Wolfang Schaeuble ipotizzasse una Grexit
temporanea, con ritorno alla Dracma, nella città di Volos si usava
il Tem, una moneta parallela all’euro. 140 mila abitanti
circa, a nord-est di Atene nella Tessaglia, Volos è la prima città
della Grecia che prova a sfruttare il meccanismo di una moneta nata
sul web, non ancora stampata, ma che aiuta a far girare l’economia
interna. All’inizio sono
stati in 50 ad iscriversi sul sito dell’ingegnere informatico
Christos Papaioannou, a ognuno è stato rilasciato un credito di 300
Pcs.
Oggi sono in 800 tra
commercianti e cittadini che fanno scambi e vendono prodotti e
servizi. I promotori, scrive Il
Giornale, chiariscono che non si tratta di una vera e propria moneta,
ma giocando sulle parole la chiamano unità di scambio che un gruppo
di persone usa tra loro. Lo scopo è permettere ai commercianti di
svuotare i magazzini pieni di merce invenduta e ai cittadini rimasti
senza euro contante di acquistare beni di prima necessità. Il Tem gode del suo
valore solo all’interno della rete degli iscritti. Tutto quello che
è fuori deve essere ancora pagato con l’euro, dagli affitti al
carburante passando per le bollette delle utenze domestiche. Chi è riuscito a
guadagnarci, ad esempio, è stato un gruppo di coltivatori che ha
scelto di smaltire la propria produzione nel solo mercato interno
cittadino: usando il Tem come valuta sono riusciti a vendere frutta e
verdura a prezzi vantaggiosi.
bella pensata! In fin dei conti l'importante è mangiare, stare bene. Le borse? Ecchisenefrega! L'esportazione? Ecchisenefrega! L'importazione? Vade retro $atana. Il turismo? Ecchisenefrega! Anzi, fuori tutti da Casa Nostra! Autarchia! E autarchia SIA fuck la CIA !
RispondiEliminaMonia