lunedì 13 luglio 2015

Commandos vegani


Fonte: La Stampa

Attacco vegano alla «Festa della Famiglia Abruzzese e Molisana» che si è tenuta lo scorso weekend a Sassi, in piazza Giovanni delle Bande Nere. Nella notte fra giovedì e venerdì l’allestimento è stato preso di mira da un gruppo di vegani che ha imbrattato i teloni con vernice indelebile e - soprattutto - tranciato i cavi elettrici. Il danno è stato ingente, ma l’assalto non ha fermato la festa, che si è tenuta regolarmente con il previsto enorme successo di pubblico: circa 8 mila le persone, in tre giorni di evento.  È la prima volta - che si ricordi - che accade una cosa simile nel Torinese. L’obiettivo era evidentemente quello di fermare le cene a base di arrosticini, gli spiedini di carne di pecora tipici della cucina abruzzese. Per fortuna chi ha preso di mira tendoni e impianto elettrico ha fatto male i calcoli: la festa è iniziata venerdì sera e i volontari della Famiglia Abruzzese e Molisana sono riusciti a far sì che nulla saltasse nel programma e all’inaugurazione. Visto l’accaduto, sabato e domenica si è creato un servizio di sorveglianza, e anche i carabinieri - cui è stata sporta immediatamente denuncia - hanno sorvegliato perché non si ripetesse la contestazione. 

 
Numerose le scritte lasciate sui tendoni. C’è anche lo slogan del gruppo: «Veganismo e Giustizia». E poi, rivolto a chi ha partecipato alla festa di chiusura dell’estate: «Mangia cadaveri». E anche la sigla «Alf», Animal Liberation Front. Carlo Di Giambattista, che da tre anni è presidente della Famiglia Abruzzese Molisana del Piemonte e della Valle d’Aosta, osserva le foto delle scritte vegane sui teloni e scuote la testa: «Io accolgo qualunque convinzione, non mangio carne rossa e ceno sovente nei ristoranti vegani. Ma non posso accettare questa forma di protesta, che mi ricorda altre proteste diventate violenza». La notizia dell’assalto è stata diffusa soltanto ieri, a festa conclusa, per evitare nuovi rischi. L’incursione notturna dei vegani - o di chi ha firmato col nome «Veganismo e Giustizia» - non ha comunque fermato la manifestazione: 20 mila gli arrosticini distribuiti. 

12 commenti:

  1. non è questo il modo di fare evolvenza...

    In questo modo la stampa può solo strumentalizzare la notizia per fare odiare il movimento vegan... difatti è ciò che è accaduto...

    L'informazione e la consapevolezza deve arrivare non contrastando le scelte altrui...ma facendoli capire nel modo corretto, prima con l'esempio e poi quando sono pronti con l'informazione...

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  2. Non proprio dei geni del marketing, nel promuovere il veganesimo... per quanto le intenzioni siano condivisibili

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    1. L'alternativa è l'uso di armi ed esplosivi, ma in tal caso sarebbe anche peggio. E se il Sistema volesse veramente eliminarci, ci affiancherebbe professionisti dei servizi segreti, come hanno fatto con le BR.

      Finché ci limitiamo a fare scritte sui muri (o sui tendoni) non sono reati di sangue e l'unica cosa che possono dire di noi è che siamo....ragazzacci.

      Meglio così, in fondo.

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    2. non lo so. così facendo la quasi totalità delle persone coinvolte o semplicemente presenti, ha preso in antipatia l'animalismo e le azioni di liberazione (che tra l'altro in questo caso non ci sono state), senza nemmeno pensare per un momento alle tematiche che si vorrebbero affrontare. Ne sono convinto perché è quello che vedo tutti i giorni avendo a che fare con "l'opinione comune". in generale sono d'accordo con te, però forse avrebbero smosso di più le coscienze girando nei paraggi con qualche agnellino salvato dal macello.
      Da quando ho una pecora in giardino, tanti amici/conoscenti mi hanno confessato che difficilmente mangeranno ancora carne ovina (anche se dalle mie parti è davvero poco diffusa).

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    3. Manifestare il proprio dissenso verso i necrofagi lo si può fare in molti modi. Il più usato è il presidio-manifestazione, che facciamo da anni e che lascia il tempo che trova.

      Poi ci sono le azioni "border line", che ho fatto anch'io. Quella in oggetto ne è un esempio e la trovo valida perché fa parlare la gente, anche scandalizzandola, che altrimenti non si sarebbe minimamente sognata di mettere in discussione il proprio carnivorismo.

      Poi c'è la testimonianza del singolo, come stai facendo tu con la pecora in giardino, ma è raro che i cadaveriani vengano a richiedere il parere di quei noti "rompicoglioni" che sono gli animalisti. Ci hanno etichettato in tal modo e vanno avanti per la loro oscena strada.

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  3. @Francocci,

    condivido quello che hai scritto è SEMPRE controproducente per la causa vegana/animalista ogni atto violento, SOLO che il Roberto & Co. stentano a capirlo fino in fondo si fermano ai SINTOMI e NON cercano le CAUSE;

    ho domandato fino alla noia il PERCHE' uno ripetto ad un altro è CARNIVORO e/o ONNIVORO, o NON ho ricevuto risposta oppure delle motivazioni parziali mai NESSUNO che mi abbia scritto: questo è DOVUTO alla CRESCITA/EVOLUZIONE personale nei TEMPI & MODI !!!

    MANDI

    SDEI

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    1. non sono contro al violenza a prescindere. Sono favorevole alle liberazioni (visoni, topi, galline ecc.), e a tanti altri esempi concreti, tipo danneggiare i casottini di caccia. mi sembra solo molto controproducente (soprattutto per l'opinione pubblica), sabotare la festa degli arrosticini.

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    2. In attesa che l'umanità si evolva spiritualmente, sempre che sia in grado di farlo, dimostro il mio dissenso verso le ingiustizie. E' chiaro che sotto dittatura non lo si può fare apertamente, perché si finisce in prigione, e allora prendo le mie precauzioni: vado di notte (aggravante), imbratto un tendone (danneggiamento) e cerco di comunicare con i cerebrolesi paleolitici facendo scritte leggibili, ma non so fino a che punto comprensibili.


      Poi, lascio a quelli come SDEI, che di pazienza ne hanno tanta perché ad essere ammazzati non sono i loro figli, di educare questa merdosa umanità.

      Forza, amici educatori, ché di lavoro ne avete tanto!

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  4. una piccola personale disamina...
    io non apprezzo il buonismo di chi dice "io accetto qualsiasi convinzione, ma come io accetto la tua, tu devi accettare anche chi non la vede come te"... questa idea, giusta un taluni casi, è fondamentalmente sbagliata quando si parla di violenza...
    Non è una scelta di dieta alimentare quella che porta ad una presa di posizione vegana, è una scelta di cuore, di sentimento, di empatia col dolore degli animali...
    l'alimentazione carnivora, oltre che tremendamente dannosa a livello fisico per chi la pratica, è tremendamente distruttiva a livello di ecosistema e tremendamente crudele nei confronti delle vittime di questa dieta, ossia gli animali.
    Dire che la dieta carnivora puo' essere tollerata perchè relazionata al livello evolutivo del singolo che necessita dei suoi tempi per crescere potrebbe essere rischioso e strumentalizzabile... la violenza NON è soggettiva, non bisogna guardarla nell'ottica di chi la commette (troppo comodo) ma sempre nell'ottica di chi la subisce, soprattutto quando non capaci di difendersi...Non si offenda SDEI se , utilizzando questa per me errata prospettiva, suggerisco che alla stessa stregua allora potrebbero essere topperati coloro che praticano violenza nei confronti di bambini ... è solo un fattore evolutivo

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    1. Perché SDEI e Company non dicono che bisogna aspettare la crescita evolutiva degli immigrati che violentano le ragazze nei parchi o dei preti che molestano i bambini?

      E poi, capisco un africano abituato alle leggi della giungla, ma un sacerdote pedofilo, magari laureato in teologia, cosa dobbiamo ancora aspettare riguardo alla sua crescita spirituale?

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  5. @Francocci-VARG-Roberto,

    le vs. osservazioni & riflessioni le condivido in grande parte tanto che ora anch' io SONO diventato VEGETARIANO, l' ho fatto per scelta ETICA & SALUTISTICA la prossima tappa (forse) anche VEGANO;

    a differenza vs. però mi SONO chiesto ma PERCHE' uno è "violento" contro gli altri & quindi se stesso, arrivando addirittura NON solo alla "pedofilia" ma all' "assassinio" di altre CREATURE viventi;

    la risposta che mi SONO dato studiando l' ENERGIE & le REINCARNAZIONI è che ognuno ha un percorso TERRENO da fare, che è SEMPRE diverso nei TEMPI & MODI dall' altro suo SIMILE(= NON uguale !!!);

    capire questo NON significa voler "giustificare" ogni forma di "violenza &
    ingiustizia", ma all' opposto poterla combattere & così poi potersi difendersi da essa !!!

    MANDI

    SDEI

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    1. @SDEI: combattere significherà sempre, per chi è dall'altra parte della barricata, una "violenza"nei suoi confronti... ma se nello studiare energie e reincarnazioni le fosse capitato sotto mano la Bhagavad Gita o l'avesse già letta, le rammenterei il dilemma di Arjuna quando domanda a Krishna se sarebbe cosa giusta combattere i suoi conterranei, amici ma schierati sul fronte opposto, e con quale spirito dovrebbe affrontare la cosa, ricevendo la risposta che dal Dio stesso che la cosa deve essere fatta per ristabilire quello che è l'equilibrio cosmico, l'ordine che gli usurpatori avevano stravolto nel perseguimento del potere mondano.
      Lei parte dal presupposto che io/noi non ci si sia posti la domanda amletica che Lei suggerisce ... io personalmente Le rispondo che per quanto il livello evolutivo e il percorso terreno di una persona abbia bisogno dei suoi tempi, se qualcuno ci puo' dar input sul senso del "giusto e sbagliato", anche a schiaffi, beh, quel qualcuno ci sta solo facendo un favore nell'evoluzione, che ne siamo consapevoli o meno

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