giovedì 23 luglio 2015

Mi sto franceschettizzando



Il fatto di cronaca
Due ragazzi albanesi e quindi musulmani sgozzano un teenager italiano di nome Ismaele, legandolo a una croce, processandolo e quindi quasi decapitandolo. Poi gettano il cadavere in un dirupo e vanno a fare il bagno al fiume come avevano deciso di fare precedentemente, avendo usato proprio quel pretesto per invitare la loro ignara vittima. Il casus belli è il classico sguardo di troppo alla fidanzata dell’assassino, da parte dell’adolescente italiano considerato troppo disinvolto con le donne altrui. E’ successo a Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro. Il responsabile, tramite il suo avvocato, ha chiesto scusa alla famiglia dell’ucciso e a tutta la comunità marchigiana.




L’interpretazione franceschettiana
La figura biblica di Ismaele è considerata storicamente e tradizionalmente il capostipite dei musulmani. La vittima ha 17 anni, che è l’età media di molti popoli africani, compresi quelli di religione islamica. Viene ucciso secondo la tipica modalità dei beduini del deserto, sgozzatori di pecore e cristiani. Viene ucciso sotto un altare dedicato al Dio sole, che muore ogni giorno e poi risorge. Il sole Cristo muore il 13 dicembre e risorge nella primavera successiva, con l’arrivo della bella stagione. Ismaele viene immobilizzato con nastro adesivo e processato, come facevano le Brigate Rosse infiltrate dai servizi segreti, come facevano a Guantanamo gli americani, come faceva l’Inquisizione nei secoli bui e come fa il moderno ISIS con le sue vittime, vere o finte che siano, interrogandole davanti a una cinepresa accesa. 

I due assassini, soprattutto quello che si chiama Mario Mema e che non ha preso parte all’esecuzione, portano nomi e cognomi simil-italiani, ma non sono italiani, bensì appartenenti a una minoranza malfamata che commette crimini di sangue e rapine in villa, dimostrando di avere molta dimestichezza con la violenza. Sono in due, come sono due i soggetti della NATO: da una parte gli USA e dall’altra i paesi europei loro succubi. Questi ultimi, nelle guerre imperialiste a stelle e strisce, svolgono da sempre funzioni di supporto. I nostri soldati nelle “missioni di pace” vengono chiamati “i ragazzi delle pizze”. Che gli assassini siano stranieri permette agli italiani brava gente di dire che noi non raggiungeremmo mai simili livelli di ferocia, dimenticando i mafiosi che sciolgono i ragazzini nell’acido. Il successivo bagno nel fiume, fatto, sembra, per costruirsi un alibi, è un bagno purificatore, simile a quello che i kamikaze fanno prima di immolarsi in mezzo alla folla con le loro cinture esplosive.


Il tutto succede in un paese che si chiama Sant’angelo, ma c’è da chiedersi: quale angelo? Quello della Morte? Quello sterminatore del Vecchio Testamento che colpì i primogeniti egiziani? L’intera comunità è stata emotivamente coinvolta, con la formazione di potenti eggregore. Quando la duplice alleanza USA e il resto della NATO comincerà le danze macabre presso i popoli che hanno Ismaele come capostipite, l’intero occidente sarà coinvolto emotivamente, reso partecipe della bontà di dare finalmente una lezione ai fondamentalisti islamici che ora ci mandano le cartoline con il Colosseo e il duomo di Milano sullo sfondo. Se lo sgozzamento è il metodo tradizionale degli arabi, le armi convenzionali che sputano ferro, fuoco e napalm sono quelle preferite dagli eserciti crociati e la differenza è che sgozzando si attua una selezione mirata, mentre con il napalm e le altre armi batteriologice e chimiche si fa di tutta la sterpaglia un fascio, uccidendo donne, bambini, vecchi, pecore, asini e cammelli. Non mi stupirei che Meta Igli e il suo compare Mario Mema siano essi stessi vittime di un esperimento di condizionamento mentale a distanza, ovvero che siano stati strumentalizzati da qualche servizio segreto dotato di armi psicotroniche. 

E’ possibile che, vista l’assurdità del movente e la ferocia del gesto, venga loro applicata l’infermità mentale, così da ridurre la pena a valore simbolico, che lascerà scontentata la madre di Ismaele e gli abitanti della cittadina marchigiana. Ulteriore esempio di come le istituzioni italiane frustrino la fiducia dei sudditi nei loro confronti. Hanno arrestato a Manerbio, in provincia di Brescia, un pakistano e un tunisino, definendoli “cellule dormienti”. Anche quei due possono essere capri espiatori, una collana al collo di Alfano, avendo solo commesso quello che un tempo si chiamava apologia di reato, ma Meta e Mario hanno dimostrato di essere non solo cellule dormienti, ma capaci di entrare violentemente in azione secondo il metodo dei “Candidati manciuriani”. La giovane età di vittima e carnefici non stupisce perché ai satanisti piace carne fresca da mettere sugli altari.




9 commenti:

  1. Non potevi spiegare il fatto ed i fatti in maniera migliore.
    Me lo sono copiato.
    Di questo sono capaci solo gli u-mani. I carnivori. I cannibali. I bruti. Quelli che non meritano di essere nati. La domanda è: siamo Noi che ci meritiamo questi incommensurabili abietti massacratori? E' il nostro accidioso menefreghismo che li produce? Pare proprio di si.
    Ovviamente i mezzi di disinformazione di massa non spiegano come è stato assassinato il ragazzino Ismaele. Sentendo il nome, strano per un ragazzo italiano, ho fiutato che fosse una UCKappata. Non mi sbagliavo. Evidentemente l'esercizio mentale, la ricerca scientifica dei perché, sviluppa l'intelligenza intuitiva, importante come l'intelligenza emotiva. Gli altri tipi di "intelligenza" non ci piacciono ché non sono utili, sono dannosi. Il padre di uno degli assassini che fa la sceneggiata delle scuse frignando come un certo Paro Lisi ed una certa mamma di Samuele...oh sti' nomi portano sfiga...! non ci smuove. Scuse? Scuse per un brutalissimo vigliacco assassinio...due contro uno. Fosse stato anche un arrogante corteggiatore di fidanzate altrui, fidanzate, non oggetti posseduti, chi può infliggere la pena di morte a parte le "forze" a...m...a...te col codice Rocco non aggiornato ?
    Monia

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    1. Hai trovato un altro modo per farmi perdere tempo.

      Comunque, complimenti per la costanza e per il livello qualitativo del commento, oggi un po' migliore delle altre volte.

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  5. Quizzettino: chi è nato a Sant'Angelo in Vado a luglio e ha scritto di un Violinista Verde, che presumibilmente avrà suonato anche composizioni del FIORENTINO GIOVANNI BATTISTA LULLI...?

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    1. È un'opera di Chagall su cui ha scritto un libro un certo GIORNALISTA de La Nazione...originario di Sant'Angelo in Vado...

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  6. http://www.anobii.com/books/Il_violinista_verde/9788843800469/01a2da5e777c9538cc

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